Virus: stop al rally più lungo della storia

Insieme al "Round the World" saltano anche manifestazioni automobilistiche che prevedevano tappe in Valtiberina

Round the World

Foto degli organizzatori (rallytheglobe.com)

Doveva essere la corsa più lunga della storia dell’automobilismo sportivo, 34mila chilometri di gara. Roba da Guinness dei primati. Il Coronavirus l’ha bloccato. Il primo settore (Londra-Casablanca) prevedeva la partenza da Greenwich il prossimo 23 maggio. Gli organizzatori inglesi hanno dato l’annuncio ieri mattina, “con grande rammarico”: Motorsport UK ha sospeso tutti i permessi riguardanti le competizioni automobilistiche “almeno fino al 30 giugno 2020”. Inoltre le attuali restrizioni di viaggio vigenti nel Regno Unito, in Spagna e in Marocco, rendono impraticabile lo svolgimento della manifestazione. Trenta equipaggi erano pronti per affrontare quella che sarebbe stata la gara automobilistica più lunga della storia, con un percorso diviso in tre tappe. Dopo i primi 17 giorni, la carovana sarebbe ripartita da Boston diretta a Vancouver. Nel ‘21 ci sarebbe stata la traversata Vladivistok-Londra che, dopo i fatidici 80 giorni di rally, avrebbe riportato i partecipanti al meridiano zero di Greenwich.

Sempre il 23 maggio erano in programma e sono state annullate le partenze di altre due manifestazioni che riguardavano l’Italia: la Verona-Firenze prevedeva un giro verso le Dolomiti, la Riviera ligure, la Sardegna, il Gran Sasso e il Chianti; mentre Via Flaminia proponeva Toscana, Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio. Erano in programma due passaggi in Valtiberina nel corso delle prime tappe. È saltata anche la trentesima edizione del Giro di Sicilia storico, programmato per la prima settimana di giugno e già pronto per ospitare 250 equipaggi, molti dei quali stranieri. In salvo, per il momento, la Mille Miglia che è stata rinviata al 22 ottobre. In autunno sarebbe poi dovuta partire la Venice-Xi’an, ambizioso progetto di viaggio storico lungo la Via della Seta. Anche questa manifestazione è stata rimandata, dovrebbe svolgersi nella primavera del prossimo anno e prevedere – forse – un rientro in direzione opposta nel ‘22, con la partecipazione di equipaggi cinesi: il che vuol dire che il mercato automobilistico più importante del mondo si sta aprendo anche al collezionismo storico, con sviluppi estremamente interessanti. Ma per gli appassionati di auto storiche questo sarà un anno di totali restrizioni. È praticamente bloccato tutto un settore che muoveva notevoli interessi economici, sportivi, editoriali e turistici. D’altronde sono saltate le Olimpiadi, sospeso il football, la Formula Uno, il ciclismo, cancellate in pratica tutte le attività sportive. Non accadeva dall’ultima Guerra mondiale ed è qualcosa che le attuali generazioni si ritrovano ad affrontare con difficoltà, ma anche con progetti e prospettive di grande respiro.

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