“Viaggiare in sicurezza sarà sempre più importante”: agenzie turistiche al lavoro per il dopo emergenza

Quale futuro per le attività del settore? Ne abbiamo parlato a TeverePost su Errevutì con Lucia Dori

Foto: Facebook

La pandemia che stiamo vivendo, oltre a provocare migliaia di morti, cambierà inevitabilmente il mondo del lavoro e i modi in cui certe attività venivano portate avanti fino a un paio di mesi fa. Chissà se e quando potremo ricominciare a fare le cose di prima, tornando magari a frequentare luoghi pubblici o a viaggiare con tranquillità. Proprio il settore turistico è uno tra più colpiti da questa emergenza e c’è assoluto bisogno che gli operatori vengano messi nelle condizioni di ripartire al più presto. Ma come stanno reagendo le agenzie di viaggio del territorio? Ne abbiamo parlato con Lucia Dori, titolare dell’agenzia Biturgia Travel di Sansepolcro.

Nella puntata di TeverePost andata in onda venerdì scorso su Errevutì, la collega Ilaria Lorenzini ha raccolto la testimonianza di Lucia, che nel corso di un’ampia intervista ha fatto un quadro completo della difficile situazione che sta attraversando il turismo nazionale e locale.

Che situazione si sta prospettando per il tuo settore?

“Saperlo adesso sarebbe come fare terno al Lotto. Purtroppo questa è una situazione molto difficile. Non mi riferisco solo alle agenzie, ma all’intero comparto del turismo e dunque stabilimenti balneari, ristoranti, alberghi, autonoleggi e molto altro. Noi siamo fermi da più di due mesi, perché ovviamente già a metà febbraio abbiamo dovuto effettuare le cancellazioni delle prenotazioni che i clienti avevano concordato nelle settimane successive e nei mesi di marzo e aprile, poi in seguito abbiamo annullato anche quelle di maggio e giugno. Speriamo che la cosa finisca qui, ma purtroppo la situazione è ancora abbassa nebulosa.In queste settimane anche alla tv avrete visto una serie di proposte alquanto fantasiose per stabilimenti balneari e aerei. Cose che ritengo abbastanza improponibili. Assieme ai colleghi da casa ci stiamo informando, oltre a seguire dei corsi, webinar, ed altro. Anche a livello nazionale si respira un forte scontento per queste soluzioni proposte fino ad oggi. Speriamo che la bella stagione si porti via questo virus consentendo di abbassare le barriere e favorendo la voglia di stare assieme.”

Secondo gli esperti torneremo ad allontanarci da casa poco alla volta. Questa cosa può favorire il turismo in Valtiberina?

“Prima di tutto bisogna vedere quali saranno le normative. Fino a qualche giorno fa non c’erano neppure delle direttive del governo per dare indicazioni su come riaprire. Già questo è un grossissimo ostacolo anche dal punto di vista dei costi. La nostra è una terra che avrebbe delle potenzialità importanti, soprattutto per il turismo ‘slow’, di conoscenza e a contatto con la natura. Anche in questo ambito dobbiamo fare i conti con grossi paletti burocratici, penso ai due milioni di euro destinati al cammino di Francesco in Valtiberina.Poi ovviamente abbiamo ottime strutture alberghiere ed agriturismi che potrebbero scavalcare la situazione attraverso i percorsi di trekking, la mountain bike, le gite a cavallo. Purtroppo anche qui come in molte parti d’Italia, il turismo non viene visto come una delle principali forme di reddito e il fatto che siamo un territorio di confine non ci aiuta molto nei rapporti con gli enti preposti. Nonostante questo, non reputo improbabile una riscoperta delle nostre zone, anche grazie ai circuiti enogastronomici e le attività ricreative che vengono messe a disposizione.”

Il turismo può essere un punto di ripartenza per il nostro Paese?

“Assolutamente sì, se consideriamo che questo settore muove il 13% del fatturato, per questo spero che ci sia un’attenzione particolare verso tutta la nostra filiera. Nonostante tutto, continuo come sempre ad essere una persona positiva e fiduciosa sul fatto che il nostro turismo riprenderà. Dobbiamo chiedere aiuto non solo alle istituzioni ma anche agli italiani. Il nostro è un settore che va supportato, e soprattutto in questo momento è importante che il cliente si rivolga a dei canali sicuri che possano garantire di viaggiare e spostarsi in sicurezza e con tutte le tutele necessarie anche dal punto di vista della salubrità delle strutture.”

L’intervista è disponibile anche in formato video nella puntata di TeverePost di venerdì 24 aprile:

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