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Dalla Regione Toscana un’importante novità per i cittadini residenti nei comuni di confine. L’ordinanza n. 57 firmata ieri dal Presidente Enrico Rossi consente infatti gli spostamenti anche al di fuori della Regione, nei limiti dei comuni confinanti, da parte di coloro che abitano nelle municipalità collocate al confine tra la Toscana ed altre regioni. Derogando quindi al Decreto legge del 16 maggio scorso che conferma fino al 2 giugno il divieto di spostamenti interregionali (salvo motivi di lavoro, salute o urgenza).
L’articolo 23 dell’ordinanza precisa che i diversi spostamenti saranno ammessi esclusivamente “previa comunicazione congiunta da parte dei sindaci dei Comuni tra loro confinanti ai Prefetti competenti”. Per rendere effettivamente possibili tali spostamenti, pertanto, dovrà necessariamente esserci il benestare dei sindaci dei diversi comuni oltre confine.
Sempre ammesso che le ordinanze possano derogare in questi termini alle normative nazionali, sarà però da capire come incide il fatto che le ordinanze delle altre Regioni differiscono da quella toscana: per quanto riguarda i territori limitrofi alla Valtiberina, il caso non risulta ad ora previsto dall’Umbria e dalle Marche, quindi bisogna vedere se i sindaci umbri o marchigiani potranno davvero autorizzare l’ingresso ai toscani senza ulteriori pronunciamenti delle proprie Regioni. Diverso il caso dell’Emilia-Romagna, che estende la possibilità di spostamento non solo ai comuni confinanti ma anche alle province. Nessun problema quindi negli spostamenti tra i comuni toscani e romagnoli tra loro confinanti, mentre sarà da vedere se l’ordinanza di Bonaccini potrà permettere gli spostamenti anche verso (ed eventualmente da) le province toscane, visto che questa fattispecie manca nell’ordinanza di Rossi.
Tra i primi a commentare pubblicamente la norma la vicepresidente della Regione Toscana Lucia De Robertis, che canta vittoria: “C’è chi parla e chi fa”, ha scritto ieri sera su Facebook. “Era, questo, un problema particolarmente sentito nei nostri comuni di confine dove l’organizzazione dei servizi o semplicemente la visita ai propri familiari comporta ordinariamente sconfinamenti che nessuno avrebbe mai pensato potessero rappresentare un problema. Lo sono stati in queste settimane. E mentre qualcuno si accontentava di lanciare il sasso, magari con qualche atto di indirizzo, sapendo di non avere l’onere di costruire una soluzione che fosse legittima, oltre che di buon senso, chi governa la Toscana costruiva prima le condizioni, poi le disposizioni, per rendere di nuovo possibile una normalità che da domani [oggi, NdR], in quei comuni, sarà una realtà”.
Dalla Valtiberina a…? Tutti i possibili spostamenti
In attesa che le amministrazioni locali si esprimano in merito e che siano chiariti i dubbi interpretativi relativi a questo nuovo provvedimento, abbiamo raccolto tutte le destinazioni potenzialmente consentite ai residenti nei singoli comuni della Valtiberina Toscana.
ATTENZIONE: ricordiamo ancora una volta che gli spostamenti saranno consentiti solo quando (almeno) i comuni interessati avranno dato il proprio consenso.
- Anghiari: Citerna (PG);
- Sansepolcro: Citerna (PG), Città di Castello (PG), San Giustino (PG), Borgo Pace (PU);
- Monterchi: Monte Santa Maria Tiberina (PG), Citerna (PG), Città di Castello (PG);
- Pieve Santo Stefano: Verghereto (FC);
- Badia Tedalda: Borgo Pace (PU), Casteldelci (RN), Pennabilli (RN), Sant’Agata Feltria (RN), Verghereto (FC);
- Sestino: Belforte all’Isauro (PU), Borgo Pace (PU), Carpegna (PU), Casteldelci (RN), Mercatello sul Metauro (PU), Pennabilli (RN), Piandimeleto (PU).
Da questo schema è facile intuire che il comune che esce più penalizzato dal nuovo provvedimento è Caprese Michelangelo, essendo il suo territorio privo di sbocchi con altre regioni confinanti.
Non tutti sanno, infine, che Sansepolcro e Città di Castello sono unite da un lembo di terra di circa 20 metri che rende i due comuni effettivamente confinanti tra loro.
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