Il 1° aprile segnerà molti cambiamenti in materia di restrizioni anticovid, tutti nella direzione di un generale riduzione delle misure adottate finora. In particolare subirà importanti variazioni la disciplina relativa all’uso del green pass. Il certificato verde, che dovrebbe cessare di essere utilizzato il 1° maggio (con l’eccezione delle visite a Rsa e reparti di degenza degli ospedali, dove l’obbligo è prorogato fino al 31 dicembre) nel prossimo mese verrà infatti regolato in maniera più morbida.
Nello specifico, il 31 marzo terminerà l’obbligo di qualsiasi tipo di green pass per fruire di bar e ristoranti all’aperto, praticare attività sportiva, sempre all’aperto, e accedere a negozi, uffici pubblici, banche, musei, hotel e mezzi di trasporto locali, dove resta l’obbligo di mascherina ffp2. Solo green pass base (quello cioè che si può ottenere anche tramite tampone e non necessariamente tramite vaccino) per i trasporti a lunga percorrenza, per assistere a eventi e competizioni sportive all’aperto, e ancora per mense, concorsi pubblici, corsi di formazione e accesso alle strutture scolastiche, tranne che per gli studenti. Al lavoro, dove attualmente è richiesto il super green pass agli ultracinquentenni, sarà sufficiente per tutti quello base. Resta invece il certificato verde rafforzato per quanto riguarda, solo al chiuso, bar e ristoranti, cinema, teatri, sale concerto, sale gioco, piscine, palestre, discoteche, centri benessere, convegni, feste. Eccezione per i turisti stranieri, che potranno fruire di bar e ristoranti al chiuso col solo green pass base.
Dal primo aprile cambia anche la capienza di impianti sportivi all’aperto e al chiuso, che tornano al 100%, così come le discoteche all’aperto, mentre quelle al chiuso restano al 50%. Modifiche anche nella disciplina della quarantena con l’eliminazione delle distinzioni tra vaccinati e non vaccinati: tutti saranno tenuti alla quarantena solo in caso di positività, mentre in caso di contatto saranno tenuti all’autosorveglianza con uso della mascherina ff2 per 10 giorni e tampone solo in caso di sintomi.
Per quanto rigaurda gli obblighi di vaccinazione, restano in vigore fino al 15 giugno per tutti gli over 50 e per insegnanti e forze dell’ordine, mentre per medici, infermieri e lavoratori di ospedali e residenze sanitarie sono protratti fino al 31 dicembre.