Via libera da parte della Conferenza regionale dei sindaci al ritorno ai distretti sociosanitari autonomi per le tre zone di Arezzo, Casentino e Valtiberina, che erano stati accorpati in seguito all’ultima riforma del sistema sanitario toscano. Per ratificare la modifica restano ora “una serie di passaggi tecnico-legislativi tra Giunta e consiglio regionale”, come li ha definiti la consigliera Lucia De Robertis commentando la notizia: il cambiamento, dice l’esponente del PD, “giunge dopo l’indispensabile verifica prevista a cinque anni dal varo della riforma sanitaria. Una sorta di tagliando previsto già dall’inizio e che adesso con la pandemia e la necessità di una medicina sempre più territoriale è diventato ancora più importante e necessario”.
Soddisfazione è stata espressa dai presidenti delle conferenze dei sindaci di Valtiberina e Casentino, Mauro Cornioli e Filippo Vagnoli, che nei mesi scorsi erano stati promotori di un’azione che aveva raccolta il favore di tutti i consigli comunali dei due territori: “Quello del ritorno all’autonomia è un passo fondamentale per il settore socio sanitario dei nostri distretti che potranno così andare a formare le rispettive società della salute o sottoscrivere apposite convenzioni sanitarie con la Regione – scrivono in una nota congiunta i sindaci di Sansepolcro e Bibbiena – La cosa è importante soprattutto per i nostri cittadini che potranno avere non solo servizi migliori e più aderenti alle loro specifiche necessità, ma anche avere un maggiore peso a livello politico con un nostro direttore e un nostro presidente che ci rappresenteranno direttamente nei tavoli regionali per le questioni socio sanitarie di maggiore impatto sociale. Oggi è un grande giorno per il futuro dei nostri territori”.