Unione dei comuni, in assemblea i nuovi rappresentanti di Sansepolcro e Anghiari

Si è svolta la prima seduta del consiglio dell'ente dopo le elezioni che hanno interessato i due comuni maggiori

Da sinistra Franco Dori, Claudio Baroni e Alessandro Polcri durante la seduta dell'assemblea del 30 novembre

Si è svolta nel pomeriggio di ieri la seduta dell’assemblea dell’Unione montana dei comuni della Valtiberina toscana che ha visto l’insediamento dei rappresentanti delle due municipalità andate al voto a ottobre. Oltre ai due sindaci, Fabrizio Innocenti e Alessandro Polcri, si tratta di Giuseppe Pincardini, Tonino Giunti, Chiara Andreini e Laura Chieli per Sansepolcro e di Roberta Giorni e Barbara Croci per Anghiari.

La norma regionale attualmente in vigore, infatti, stabilisce che i sei sindaci dei comuni dell’Unione (i sette della valle meno Pieve Santo Stefano, che non ha aderito) siano automaticamente membri sia della giunta che dell’assemblea; di quest’ultima è previsto che facciano inoltre parte due consiglieri di maggioranza e due di minoranza per Sansepolcro e uno di maggioranza e uno di minoranza per ciascuno degli altri cinque comuni. Da notare che Sestino e Badia Tedalda, non avendo nei rispettivi consigli esponenti di minoranza, esprimono un consigliere in meno nell’assemblea dell’Unione. La presidenza spetta invece a tutti i sindaci a rotazione biennale: attualmente è il turno del primo cittadino di Sestino Franco Dori.

La seduta di ieri, come avviene ormai da tempo, si è svolta in modalità mista: nella sala “Luigino Sarti” della sede di via San Giuseppe a Sansepolcro erano presenti il presidente Dori e gli assessori Claudio Baroni e Alessandro Polcri, mentre i consiglieri erano collegati in videoconferenza. Proprio su questo aspetto si è registrato un intervento dell’esponente del Pd monterchiese Lorenzo Minozzi, che ha esortato a tornare a sedute completamente in presenza, analogamente a quanto avviene per i vari consigli comunali.

Tra i punti all’ordine del giorno, approvate a maggioranza una variazione di bilancio e la ratifica di una variazione urgente deliberata dalla giunta ad ottobre. Quest’ultima riguarda l’utilizzo di parte dell’avanzo in investimenti: l’acquisto di tre pulmini per i centri diurni di Caprese Michelangelo, Anghiari e Sansepolcro (164.000 euro) e di trattori per il settore demanio (140.000 euro), e ancora il cofinanziamento per 80.000 euro di un intervento della regione da 320.000 euro per la manutenzione straordinaria della sede dell’ente. I due punti, illustrati dalla dirigente Marida Brogialdi, hanno ottenuto il voto contrario del Pd: “per mantenere il tutto su una normale dialettica politica”, ha detto Minozzi, che ha inoltre chiesto conto di eventuali sviluppi rispetto ad “un intervento condivisibile fatto nell’ultima seduta dall’assessore Romanelli a proposito del rilancio dell’Unione dei comuni, che ha bisogno di una ristrutturazione sia nella parte amministrativa che politica”. “Stiamo lavorando per dare all’ente il suo giusto ruolo dal punto di vista degli uffici, del personale e soprattutto dei servizi”, ha replicato Dori.

È stata quindi votata la ricognizione delle partecipazioni dell’Unione, che ha trovato l’astensione di Pd, Chieli e Pincardini, e a seguire è stato approvato il nuovo regolamento di contabilità (qui con Pd e Chieli si è astenuto Emanuele Orcese). Su questo punto è intervenuta Chiara Andreini, che ha rilanciato la proposta, più volte avanzata in passato dal gruppo del Pd, di una revisione dello statuto per poter costituire commissioni (“almeno per sociale e bilancio, le due questioni fondamentali dell’ente”, ha detto). Anche a questo proposito è arrivata la risposta del presidente Franco Dori: “È nei nostri programmi, abbiamo aspettato la fine della fase elettorale per programmare dei tavoli di lavoro che ci permettano di operare tutti insieme in trasparenza”, ha affermato.

Sono poi stati rinviati cinque punti riguardanti concessioni di terreni dopo che Giunti aveva fatto notare l’assenza di alcune informazioni nella documentazione fornita ai consiglieri. Infine, ultimo tema all’ordine del giorno il mandato a estinguere un mutuo riguardante la sede di Pieve Santo Stefano dell’Unione dei comuni (“Quando c’è avanzo si privilegia l’estinzione dei mutui, e in un ente come questo che ha pochissime risorse proprie ho ritenuto opportuno scrollarmi di dosso il debito”, ha spiegato la dirigente Brogialdi). Il punto è stato approvato con l’astensione del Pd ed è stata l’occasione per ulteriori interventi, tra cui quello di Barbara Croci che ha evidenziato i problemi derivati dal fatto che solo per la sera prima era stato convocato il consiglio comunale di Anghiari per l’elezione dei rappresentanti nell’assemblea dell’Unione. Laura Chieli ha detto che “contrariamente a quello che si potrebbe pensare l’Unione dei comuni, soprattutto per quanto riguarda il sociale, è un argomento molto sentito dalla cittadinanza” e ha rimarcato l’esigenza di “lavorare tutti insieme per dare una svolta a questo ente che altrimenti rischia di essere facilmente attaccabile”. Propositi di un proficuo lavoro sono stati espressi anche dagli altri due nuovi consiglieri Giorni e Pincardini.

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