Unione dei Comuni, “Aventino” dei consiglieri del Partito Democratico

La clamorosa decisione annunciata in tarda mattinata: “Totale dissenso rispetto all’atteggiamento della guida dell’ente, oggi non parteciperemo al Consiglio”

I primi quattro da sinistra sono i consiglieri del PD: Laurenzi, Chiarini, Santioni, Minozzi

Il gruppo consiliare del Partito Democratico questa sera non parteciperà ai lavori del Consiglio dell’ente. Ad annunciarlo i quattro componenti della delegazione democratica, Andrea Laurenzi, Lara Chiarini, Lorenzo Minozzi e Fabio Santioni, attraverso una nota che hanno depositato agli atti dei lavori della seduta in programma alle ore 18.

“In ormai diverse occasioni gli scriventi hanno domandato alla Presidenza di questo ente di poter essere maggiormente coinvolti nelle questioni politico-amministrative oggetto degli argomenti all’ordine del giorno portati ai vari Consigli”, scrivono i consiglieri del PD. “In particolar modo, sulle questioni di bilancio, questo gruppo ha più volte richiesto di essere messo in condizione di poter preventivamente discutere ed esaminare in seno ad una commissione o un gruppo di lavoro la documentazione, gli atti, le decisioni afferenti al bilancio dell’Unione prima del voto in Consiglio. Le menzionate richieste, nonostante l’importanza del tema, non hanno mai trovato accoglimento“. In passato i consiglieri del PD “per puro senso di responsabilità, sulle questioni di bilancio hanno sempre comunque garantito il proprio voto anche tramite un’astensione che potesse fungere da monito alla guida dell’ente”, per poi votare contro sulle variazioni di bilancio 2019/2021 alla seduta del 28 novembre 2019 “dopo la verbalizzazione dell’ennesima richiesta di maggior coinvolgimento”.

Il gruppo democratico ricorda poi di aver fatto “espressa richiesta di poter discutere assieme all’Assessore al bilancio dell’ente strategie di interventi nel settore delle politiche sociali, bisognoso di maggiore attenzione per le nuove difficoltà dovute alle ricadute della pandemia anche sull’economia locale. Malgrado le promesse”, spiegano, “nulla è mai stato fatto. Oggi, ci troviamo ad essere convocati all’odierno Consiglio del 30 giugno 2020 per votare il bilancio di previsione 2020/2022 in ordine al quale avremmo potuto intavolare un’importante e costruttiva discussione politica che avrebbe potuto portare contributi significativi anche alle politiche sociali dei prossimi mesi. Pertanto, in segno di totale dissenso rispetto all’atteggiamento della guida dell’Ente, i sottoscritti non parteciperanno all’odierno Consiglio dell’Unione dei Comuni”.

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