Una tesi di laurea sul Palio della Balestra

Il biturgense Giulio Senesi ha ottenuto il massimo dei voti all'Università di Bologna: “Ho cercato di celebrare Sansepolcro con quella che è la sua forma massima”

Giulio Senesi

Da sempre un grande sportivo, Giulio Senesi, giovane biturgense di ventidue anni, ha dapprima praticato nuoto, per poi passare al calcio e trascorrere più di dieci anni nel Vivi Altotevere Sansepolcro, fra giovanili e qualche convocazione in prima squadra. Dopo le superiori ha deciso di dare seguito alla sua passione per lo sport iscrivendosi alla facoltà di Scienze Motorie e Sportive presso l’Università di Bologna, dove si è recentemente laureato con 110 portando una tesi incentrata sul Palio della Balestra.

“Ho sempre guardato il Palio, che per chi nasce a Sansepolcro è una manifestazione importante,” ha detto Giulio parlando di come gli sia venuta l’idea per l’argomento della sua tesi. “Ho trovato una correlazione con il tiro con l’arco, che è uno sport di precisione proprio come il tiro con la balestra. L’ispirazione vera e propria mi è arrivata seguendo un corso che si chiama ‘Storia dello Sport e dell’Educazione’. Lì si è parlato di sport medievali e rinascimentali e mi si è accesa la lampadina”.

Nel suo elaborato, Giulio ha scelto di analizzare il Palio della Balestra nel periodo che va dal 1952 al ’63. “Ho scelto questo periodo perché fino al 1951 il Palio non era in costume. Si svolgeva sì ininterrottamente fin dal XV secolo, ma era solo una manifestazione di tiro di precisione con la balestra. Dal ’52 è stato reintrodotto anche l’aspetto folkloristico”, e il perché di questo ritorno alle origini è compreso all’interno dei temi trattati nella tesi di Giulio. “La mia idea iniziale era arrivare fino al 1961, centenario dell’unità d’Italia, ma poi ho scoperto che nel ’60 i balestrieri avevano partecipato a una manifestazione straordinaria per le Olimpiadi di Roma e ho voluto fare un focus a parte su questo. Ho finito quindi nel 63 per vedere anche gli effetti indotti da questa partecipazione.”

La copertina della tesi di laurea di Giulio Senesi

Per reperire le informazioni necessarie, a Giulio sono occorsi diversi mesi di lavoro. “Le fonti le ho trovate prevalentemente sui giornali. Ho fatto uno spoglio de La Nazione dal ’52 al ’63. Ho inoltre avuto tanti incontri con la Società Balestrieri, che mi ha aiutato e consigliato dei volumi da leggere. Molti di questi parlavano della storia di Sansepolcro, perché alla fine la storia della Balestra e quella della città si mischiano e sono un tutt’uno. Per quanto riguarda le Olimpiadi ho usato Il Popolo, Il Corriere della Sera e i molti video che si trovano nell’Archivio Luce”.

“È stata una scelta inusuale”, ha commentato infine Giulio, “perché quando si pensa a Scienze Motorie si ha in mente l’attività fisica in sé per sé. Io invece ho voluto portare questo argomento per dimostrare che in questo ambito esiste anche una storia e che dietro c’è un grande studio. Essendo biturgense, questo tema lo potevo portare soltanto io e volevo farlo conoscere. Quando sono fuori provo sempre a trasmettere qualcosa del Borgo e delle mie origini. Ho cercato di celebrare Sansepolcro con quella che è la sua forma massima”.

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