Generalmente la pala eolica è sinonimo di energia pulita ed ecosostenibile, grazie allo sfruttamento dei venti dominanti che spazzano il nostro Appennino, ma a Badia Tedalda questo argomento ha suscitato un mare di polemiche e un netto dissenso da parte di cittadini infuriati che hanno costituito un comitato pubblico contro quello che è stato definito un “ecomostro”.
Stiamo parlando di una gigantesca pala eolica alta 100 metri che verrà posta sul crinale del “Poggio dei prati” proprio sopra la galleria e che, a detta di molti, proietterà la propria ombra fino alla piazza del paese creando un impatto visivo e sonoro assolutamente deleterio per tutto il territorio. Tutto questo ha esortato il sindaco Alberto Santucci a convocare tutta la popolazione interessata in piazza dei Tedaldi nella serata di giovedì 29 luglio per chiarire la vexata quaestio.
E la pubblica assemblea, che si è protratta fino a notte fonda, è stata a dir poco infuocata: il sindaco Santucci, in un’ampia e dettagliata relazione, ha descritto tutta la vicenda ribadendo più volte il netto dissenso espresso dal Consiglio comunale e inviato agli organi preposti. Tuttavia la società olandese titolare del progetto (ne ha presentati 300 in tutta Italia) ha in mano l’autorizzazione unica con decreto regionale che di fatto toglie ogni speranza di bloccare l’opera, poiché in quella zona non esiste alcun tipo di vincolo.
I cittadini presenti non sentono ragioni e sostanzialmente accusano il sindaco ed i suoi collaboratori di non aver presentato tempestivamente gli atti ufficiali di dissenso, di non avere una tutela legale adeguata e soprattutto di non aver informato in tempo la popolazione dimostrando lacune a livello comunicativo.