La Buitoni, azienda che ha lasciato un segno indelebile nella storia di Sansepolcro, sarà protagonista di un progetto di ricerca e divulgazione organizzato all’interno di quegli stessi locali che nel lontano 1827 ospitarono i primi laboratori del pastificio.
L’associazione culturale Casermarcheologica, che dal 2013 si spende per la rigenerazione urbana di Palazzo Muglioni in via Aggiunti attraverso i linguaggi dell’arte contemporanea, ha infatti avviato una scrupolosa opera di raccolta di testimonianze da parte di coloro che hanno vissuto (e stanno vivendo) in prima persona le diverse fasi dei quasi duecento anni di storia della Buitoni. Un lavoro di ricerca che cercherà di fornire uno spaccato dei tanti aspetti storici e sociali legati alla vita dentro e intorno alla fabbrica.
“L’obiettivo – spiega l’associazione – è quello di restituire alle giovani generazioni la memoria dei lavoratori e delle lavoratrici, custodi di preziose storie e aneddoti, per stimolare una riflessione sugli aspetti generativi presenti e futuri della Valtiberina”. Da qui la scelta di attivare un rapporto di dialogo e stretta collaborazione con il Cral Buitoni, storica associazione culturale e sociale dedicata al dopolavoro dipendenti ed ex-dipendenti dello stabilimento, anch’essa ubicata all’interno di Palazzo Muglioni. “L’azienda, uno dei primi pastifici industriali in Italia, ha scandito i ritmi di Sansepolcro come città-fabbrica per diversi decenni, fornendo, oltre al lavoro, servizi per il benessere dei lavoratori quali l’asilo nido, visite mediche a domicilio, viaggi e momenti ricreativi del dopolavoro.”
Il progetto ha visto la creazione di un gruppo di lavoro formato dall’artista Claudio Ballestracci e da giovani professionisti del territorio: lo scrittore Riccardo Meozzi, il videomaker di 321 Video Jacopo Tonelli, il musicista dello studio E24 Maurizio Stasi e la studentessa dell’ITE di Sansepolcro Noemi Mirabucci, oltre allo staff di CasermArcheologica composto da Ilaria Margutti, Laura Caruso e Martina Tognelli. “È previsto anche l’intervento di altri artisti di spessore nel panorama nazionale con cui si stanno definendo accordi” aggiunge l’associazione.
Le interviste e il materiale multimediale che verrà raccolto saranno utilizzati per l’allestimento di una mostra nelle sale di CasermArcheologica alla fine di quest’anno. Il tutto rimarrà a completa disposizione del Cral Buitoni, sensibilizzando la cittadinanza rispetto agli spazi dell’ex forno.
A seguire, alcune immagini della prima intervista realizzata al biturgense Valerio Giunti, vicepresidente del Cral e dipendente della Buitoni, stabilimento dove prima di lui ha lavorato sua madre e prima ancora sua nonna.