Una Festa della Madonna dei Lumi povera di eventi, ma sempre ricca di emozioni

Orfana di alcune delle sue manifestazioni più celebri, la comunità di Pieve Santo Stefano ha saputo approfittare di questo anno difficile per riscoprire i valori fondanti del 7 ed 8 settembre

Foto tratta dalla pagina Facebook "Pieve presenta Pieve" credits: Matteo Venturi

Nell’anno in cui il Covid frena alcuni degli eventi più attesi dell’anno dalla comunità locale, Pieve Santo Stefano riscopre il significato e le tradizioni della Festa della Madonna dei Lumi attraverso quelle iniziative spirituali che da sempre costituiscono il valore portante della manifestazione. All’indomani delle celebrazioni, l’amministrazione comunale ha espresso piena soddisfazione per la partecipazione ed il grande senso di responsabilità con cui i cittadini hanno reso omaggio alla più importante ricorrenza cittadina, quest’anno orfana del calcio storico, della tombola in piazza con le bancarelle e dei fuochi finali, ma comunque in grado di regalare forti emozioni.

L’edizione 2020 della manifestazione è stata aperta il 6 settembre da una prima iniziativa che ha visto i cittadini di Pieve e Caprese Michelangelo replicare l’appuntamento alla croce del Poggio di Stantino, con la messa celebrata da Don Juan Carlos Ardila. L’evento ha visto l’organizzazione di due camminate verso la croce da entrambi i versanti, con la collaborazione dei Comuni, delle proloco e della società sportiva di Caprese. Lo stesso giorno, alle 18 presso la Collegiata, si è tenuto un grande concerto d’organo del Maestro Eugenio Maria Fagiani, organista dell’Orchestra Sinfonica G. Verdi di Milano, organizzato dal Coro Altotiberino di Pieve Santo Stefano nel pieno rispetto dei protocolli Covid.

Con le stesse attenzioni e precauzioni, “al calar della sera” del 7 settembre si è tenuta la tradizionale processione che dal tempietto del Colledestro si snoda fino al Santuario della Madonna dei Lumi per la Messa, accompagnata come sempre dalle note della filarmonica Brazzini. Un momento altamente suggestivo e culminato con l’accensione dei due grandi pagliai sul letto del Tevere nel preciso istante in cui la processione “Dei Lumi” è passata davanti ai due ponti storici, Ponte Vecchio e Ponte Nuovo.

Nella giornata conclusiva dell’8 settembre, nonostante l’annullamento del Palio dei Lumi, la città non ha comunque rinunciato ad un breve momento rievocativo con una piccola delegazione dell’associazione storica che nella piazza centrale del paese ha dato appuntamento all’edizione 2021 del Palio. Nello stesso luogo, alle 17, si è quindi tenuta l’altra tradizionale cerimonia della benedizione dei bimbi. Sotto le Logge del Grano, infine, si è svolto anche l’annullo filatelico organizzato in collaborazione con Poste Italiane. L’iniziativa, che ha visto tantissime adesioni, ha permesso ai cittadini di acquistare un francobollo a scelta e annullarlo in una cartolina con il timbro della Festa dei Lumi.

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