In un comunicato stampa trasmesso questa mattina dal Comando Provinciale di Arezzo, l’Arma dei Carabinieri ha reso noti i dettagli di due operazioni effettuate nei giorni scorsi in Valtiberina. La prima di queste riguarda il comune di Badia Tedalda, dove i militari del locale Comando stazione hanno deferito all’Autorità Giudiziaria una donna del posto per ubriachezza molesta.
“La signora è stata sorpresa dai militari durante un servizio perlustrativo di prossimità, mentre si trovava in mezzo a una piazza a urlare e imprecare verso ignoti – si legge nella nota – Certamente l’arrivo dei militari è servito quantomeno a placare l’animo della donna che ha cessato il comportamento ma verrà comunque denunciata per la condotta tenuta.”
L’altro episodio riguarda invece il Comando stazione di Sansepolcro. Qui i carabinieri hanno deferito in stato di libertà per il reato di ricettazione un giovane originario di Città di Castello ma residente nel comune biturgense.
“I fatti hanno avuto avvio lo scorso settembre quando un uomo di origini indiane ma residente in Valtiberina da anni e che svolge la professione di commerciante, denunciò il furto del proprio smartphone, del valore commerciale di 600 euro circa.” I Carabinieri, avvalendosi anche di indagini di natura tecnica sono riusciti a individuare il telefono in questione risalendo poi all’identità dell’uomo che ne era venuto in possesso in modo fraudolento. “Al momento della perquisizione volta a individuare il telefono, i Carabinieri hanno poi scoperto che il giovane aveva già predisposto la vendita dello smartphone che fortunatamente e stato recuperato per poi essere riconsegnato all’avente diritto” conclude la nota dell’Arma.