Nonostante da ieri avesse preso campo l’ipotesi della permanenza della regione in arancione, da lunedì l’intera Toscana sarà in zona rossa. Lo ha reso noto il Presidente Eugenio Giani che ha riferito gli esiti di un colloquio con il Ministro della Salute Roberto Speranza: “Il Ministro mi ha appena comunicato le risultanze della cabina di regia del Comitato Tecnico Scientifico – ha scritto Giani – I dati della Toscana hanno un valore di contagi su 7 giorni pari a 251 su 100mila abitanti, rispetto al limite previsto dal decreto legge approvato dal Governo Draghi di 250 su 100mila abitanti. Il decreto del Ministero della Salute prevede quindi la zona rossa per la Toscana da lunedì 29 marzo fino al 6 aprile, tenendo conto che nei giorni 3-4-5 aprile si sovrappone al provvedimento del Governo per la zona rossa prevista in tutta Italia”.
Come noto la provincia di Arezzo era in zona rossa già da due settimane. A questo punto l’estensione delle restrizioni massime anche per il nostro territorio diventa automatica. C’è da dire che difficilmente, anche in caso di Toscana arancione, l’Aretino avrebbe potuto sperare in un allentamento delle misure, visto che anche i dati degli ultimi giorni hanno confermato sia per la provincia che per il distretto sociosanitario Arezzo-Casentino-Valtiberina numeri al di sopra della soglia critica. In controtendenza la Valtiberina se considerata da sola, che è al di sotto del limite da ormai quindici giorni.
Nella giornata di oggi, intanto, il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha annunciato che dopo Pasqua si procederà al ripristino delle lezioni in presenza fino alla prima media anche in zona rossa.