Durante il periodo delle festività TeverePost, in collaborazione con l’Ambito Turistico dell’Unione Montana dei Comuni della Valtiberina Toscana, propone un ciclo di approfondimenti al fine di promuovere il territorio locale e la sua identità con strumenti di comunicazione digitale integrata: web, contenuti multimediali, social media.
In un periodo certamente non fortunato per il turismo, l’obiettivo è quello di trasmettere un segnale di speranza, rafforzando la consapevolezza che le bellezze culturali e naturali della nostra vallata potranno costituire uno strumento preziosissimo per la ripartenza dell’economia locale una volta terminata la fase di emergenza.
La nostra esperienza come ‘turisti nella nostra Valle’ prende il via da Pieve Santo Stefano, la Città del Diario.
Pieve Santo Stefano è il primo comune della nostra regione attraversato dal Tevere, la cui sorgente dista una ventina di chilometri circa. Proprio grazie alla presenza di un importante corso d’acqua, questo territorio a ridosso del confine tosco-romagnolo è stato abitato fin dalla preistoria, come ci testimoniano alcuni ritrovamenti archeologici. Sempre la collocazione strategica sulle rive del fiume favorì un importante sviluppo in epoca romana, quando nell’allora Sulpitia veniva raccolto il legname destinato a Roma per la costruzione delle triremi utilizzate dai romani nelle guerre puniche. Interessante a tal proposito il “Tempietto del Colledestro” , di forma ottagonale, realizzato nel luogo in cui anticamente, come descritto nel libro “Compendiosa Descrizione Istorica della Terra di Pieve Santo Stefano”, del Canonico Giovanni Sacchi, vi era un tempio romano dedicato alle ninfe del Tevere. L’attuale Tempietto è di origine e datazione incerta , fra il XIV e XV secolo, ma è interessantissima la sorprendente similitudine con un disegno di Piero della Francesca presente nel suo famoso testo sulle tecniche del disegno in prospettiva “De prospectiva pingendi”. Una suggestione imperdibile per il visitatore. All’interno del Tempietto è possibile ammirare anche il dipinto de “L’Immacolata concezione” , attribuito a Stefano Bardini, noto artista ed antiquario di fama mondiale che ebbe i natali proprio a Pieve Santo Stefano ( vedi “museo Bardini a Firenze).
Un passato importante, che purtroppo venne in buona parte compromesso nell’alluvione del 1855 e dalla distruzione totale avvenuta nell’Agosto del 1944 quando il paese fu interamente minato e distrutto dalle truppe tedesche in ritirata, dopo aver deportato tutta la popolazione. Un evento distruttivo di portata immane, perfettamente e tragicamente ricordato nel libro fotografico “il paese cancellato” reperibile presso la Biblioteca Comunale di Pieve e presso l’Archivio Diaristico nazionale. Un evento che ebbe uno strascico interminabile con numerose vittime decedute per lo scoppio di mine ben oltre il termine della seconda guerra mondiale, che è valso al Comune l’onorificenza della “Croce di Guerra al valor militare”.
Fortunatamente le calamità naturali e gli orrori della guerra non hanno intaccato tutte le bellezze artistiche e soprattutto paesaggistiche e naturali che circondano il paese e che oggi costituiscono il vero valore aggiunto per i tanti escursionisti e amanti del turismo sostenibile, presenti durante tutto l’anno. A questo si aggiungono le gustose specialità locali, come i tortelli e i funghi prugnoli a cui vengono dedicati eventi a tema, e alcune “perle” di carattere culturale e spirituale come l’eremo di Cerbaiolo, www.eremodicerbaiolo.org tappa chiave del Cammino Francescano, ed altre pievi e dove si possono ammirare importanti opere di scuola Della Robbia. Per una completa descrizione delle opere, delle frazioni, di tutto quanto si può trovare a Pieve Santo Stefano rimandiamo al sito www.pievesantostefano.net e al sito della proloco www.prolocopieve.it .
La Città del Diario
Dal 1984 Pieve Santo Stefano ha innalzato ai quattro punti cardinali del suo perimetro, sulle strade che vi accedono, un cartello giallo sotto quello della toponomastica ufficiale: “Città del diario”. La cittadina ospita infatti nella sede del municipio, un archivio pubblico, che raccoglie scritti di gente comune in cui si riflette, in varie forme, la vita di tutti e la storia d’Italia: sono diari, epistolari, memorie autobiografiche.
Quarant’anni dopo la fine della guerra, in un’ala di questo edificio, è sorta una casa della memoria: una sede pubblica per conservare scritti di memorie private. L’iniziativa ha attirato l’attenzione di studiosi e giornalisti anche fuori dall’Italia. L’Archivio, ideato e fondato da Saverio Tutino, serve non solo a conservare, come un museo, brani di scrittura popolare: vuole far fruttare in vario modo la ricchezza che in esso viene depositata. Per cominciare è nata l’idea di incentivare l’afflusso con un concorso, il Premio Pieve, ora dedicato allo scomparso Saverio Tutino. Dalle prime decine di diari del primo anno sono arrivati a conservare quasi 10000 storie italiane. Il Premio Pipeve intende premiare l’opera giunta nell’anno che, esaminati tutti i testi pervenuti, ha incontrato i favori prima di una commissione di lettura locale, e poi di una commissione nazionale. L’opera prescelta viene premiata con la pubblicazione del testo.
Uno di questi, il più famoso, il più iconico è la memoria contadina di Clelia Marchi, scritta su un Lenzuolo matrimoniale, ora visibile presso una delle sale del “Piccolo Museo del Diario” che rappresenta ormai l’immagine dell’Archivio.
L’edizione 2021 del Premio Pieve Saverio Tutino si svolgerà dal 17 al 19 Settembre. www.archiviodiari.org
“Piccolo Museo del Diario”
Il Piccolo museo del diario , presso il Palazzo Pretorio di Pieve, è un intenso percorso multisensoriale e interattivo nato per raccontare l’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano e le preziose testimonianze autobiografiche che esso conserva.
Un percorso museale che accoglie il visitatore in maniera coinvolgente e innovativa e lo conduce per mano attraverso le scritture di persone comuni che hanno raccontato la storia d’Italia da un punto di vista assolutamente inedito. Memorie private che da storie singole e personali sono diventate storie collettive e universali, affiancandosi così alla Storia con la S maiuscola e intrecciandosi ad essa a tal punto da far parlare di “storia scritta dal basso”. La storia di un Paese che qui ritrova la sua identità più pura, quotidiana, schietta e onesta. Storie, memorie, lettere e diari che cancellano i filtri della retorica e fanno comprendere il mondo dove viviamo, il nostro Paese, la nostra società. I numeri di visitatori stanno crescendo di anno in anno ben oltre ogni aspettativa ed è per questo che è gradita la prenotazione.
(vedi www.piccolomuseodeldiario.it)
Festa della Madonna dei Lumi
Pieve Santo Stefano è un paese vivo, con la caratteristica di avere un elevato numero di associazioni locali che contribuiscono a mantenere e sviluppare le tante tradizioni. La festa per antonomasia di Pieve è la ricorrenza della Madonna dei Lumi del 7 e 8 Settembre, un evento che coinvolge tutto il paese già da un mese prima con i tanti volontari dei 4 rioni paesani che lavorano senza sosta alla realizzazione di illuminazioni artistiche di grande impatto in onore della Madonna e dell’evento miracoloso del 1631, quando avvennero numerose apparizioni della Sacra Vergine in processione, accompagnata da numerosi angeli con candele accese in mano. E proprio nel luogo delle apparizioni è poi sorto il Santuario della Madonna dei Lumi, una delle attrazioni più importanti di Pieve.
La festa della Madonna dei Lumi è il momento clou della vita dei pievani, sentito profondamente da secoli, che accomuna tutti i cittadini.
Attorno alla festa tante le iniziative che la rendono indimenticabile per chi ha la fortuna di parteciparvi: il Palio dei Lumi di Calcio in Costume, una sfida che ormai da quasi 50 anni mette a confronto i quattro rioni di Pieve in una tenzone sportiva altamente spettacolare, che ha come riferimento storico l’assedio dei lanzichenecchi” del 1527. Quei lanzichenecchi che poche settimane dopo distrussero la città eterna con il famigerato e tristemente famoso “sacco di Roma”, ma che però non riuscirono ad entrare a Pieve grazie alla fiera resistenza degli abitanti guidati dal Vicario Castellani, nel nome della repubblica Fiorentina.
La festa termina alle 24 dell’Otto Settembre con un grandioso spettacolo pirotecnico che rinsalda l’unione fra i cittadini che si scambiano le promesse per ritrovarsi ancora uniti l’8 Settembre successivo.
Cammini di Francesco
Pieve Santo Stefano è la sede della prima tappa dei “Cammini di Francesco”, un pellegrinaggio che prende il via dal santuario de La Verna, distante 15 chilometri circa, e arriva fino ad Assisi. Durante il percorso, vale la pena visitare l’antichissimo Eremo di Cerbaiolo, www.eremodicerbaiolo.org monastero benedettino del VIII secolo. Nel 1216 i cittadini pievani lo offrirono in dono a San Francesco assegnandone la proprietà ai Frati Minori.
Importantissima fu la presenza di Sant’Antonio da Padova che dimorò a Cerbaiolo per alcuni anni fra il 1218 e il 1222 È abitato dai Francescani fino al 1783, quando diviene parrocchia. Dalle origini al 1520 ha fatto parte della diocesi di Città di Castello, nel 1520 è entrato a far parte di quella di Sansepolcro ed ora è parte integrante dell’arcipretura di Pieve Santo Stefano. E’ stato recentemente oggetto di una importante opera di sistemazione e riapertura al pubblico grazie ai tantissimi volontari riuniti dalla ferrea e mirabile forza fisica e spirituale di Padre Claudio Ciccillo, riapertura da lui fortemente voluta e realizzata. L’Eremo è quindi non solo visitabile grazie alla presenza di Padre Claudio, ma in grado di poter ospitare i pellegrini dei cammini di Francesco e non solo.
Non possiamo non citare al proposito il noto detto pievano: “chi ha visto la Verna senza vedere Cerbaiolo, ha visto la mamma senza vedere il figliolo.”
Gastronomia e prodotti tipici – Sagra del Prugnolo e giornate del pastore
Le montagne e i boschi della Valtiberina, inclusi quelli di Pieve Santo Stefano, sono luoghi rinomati per la presenza di materie prime di eccellenza funghi e tartufi. Tipicità che, a seconda delle diverse specie e qualità, sono a disposizione quasi tutto l’anno. La raccolta dei funghi, e in particolare del fungo prugnolo, viene celebrata ogni anno con una omonima sagra il primo weekend di maggio, e curata dalla locale e molto attiva Proloco. Altro protagonista della Sagra di Maggio è il “mitico tortello di Pieve” , ormai divenuto famoso in tutta la vallata, realizzato con semplici ingredienti quali acqua, farina e patate.
Nel 2021 la Sagra del Prugnolo si terrà dal 3 al 9 Maggio ed avrà la caratteristica di rappresentare una vera e propria “ripartenza”. Sarà una kermesse di eventi, dibattiti, dimostrazioni , presentazioni sulle tante suggestioni del territorio.
La Cronoscalata “Lo Spino”
Pieve Santo Stefano è sede di due importanti manifestazioni motoristiche a livello internazionale, ossia la Cronoscalata “dello Spino”, nelle due versioni , dedicate alle moto ed alle auto. Nel 2021 la gara motociclistica, valida per il campionato Italiano ed Europeo Velocità in salita si terrà nel week end del 22 e 23 Maggio, mentre la gara automobilistica, valida per il Trofeo Italiano Velocità Montagna è in calendario per l’11 e 12 Settembre prossimo. La gara, nata nel 1965, prende il nome dall’omonimo passo che collega Pieve con Chiusi della Verna. Il rombo dei motori, l’ebbrezza della gara in velocità, le curve serpentine in salita su uno scenario incontaminato fanno di queste gare un momento unico di festa, sia per i partecipanti che per le tante persone che ogni anno vengono ad assistere all’evento. www.prospino.org
“Pieve Classica”
Da 7 anni Pieve è attraversata da una striscia di eventi musicali di alto livello denominata “PIEVE CLASSICA”. Organizzata dalla associazione “Coro Altotiberino” è una vera e propria stagione completa, dedicata alla musica classica, lirica, jazz e modern art. La rassegna ha rapidamente acquistato un posto importante nel panorama nazionale, vedendo esibirsi negli anni tantissimi musicisti di fama. Nel 2021 è in progetto una stagione che approfitterà delle stagioni primaverili ed estive per proporre una serie di eventi musicali all’aperto, non solo nel capoluogo di Pieve ma anche nelle frazioni, con eventi previsti nel Giugno e Luglio a Valdazze, Cerbaiolo e Montalone.
“Libri fatti a mano”
Ogni anno, in primavera, l’associazione “Libri fatti a mano” organizza una settimana “evento” dedicata ai ragazzi, che intende valorizzare i progetti sulla costruzione del libro realizzati nelle scuole (con l’allestimento di una mostra espositiva), sia di creare, con il pretesto di un concorso, una specifica occasione che stimoli scrittori, illustratori e artisti a realizzare bei libri autoprodotti per bambini e ragazzi ma anche per adulti appassionati. Negli anni è divenuto un appuntamento seguitissimo con presenze di pubblico in forte aumento. Nel 2021 la manifestazione si terrà nella settimana dal 10 al 16 Maggio. www.librifattiamano.it
“Pieve Village”
Dal 2014 nei primi 15 giorni di Agosto Pieve si trasforma in un Villaggio Turistico, con una fitta serie di appuntamenti musicali, giochi a tema, eventi, tornei, il tutto organizzato dalla Disperata Gang assieme al Comune di Pieve. La 15 giorni termina la sera di ferragosto con una serata finale dove è possibile assaggiare nuovamente le specialità locali fra cui il “mitico tortello di Pieve” più volte ricordato. Per il 2021 gli organizzatori hanno in mente gustose novità… Concludendo, Pieve è un Paese piccolo ma grande, che offre tante opportunità turistiche con gente ospitale ed appassionata, una tappa da non perdere in ogni momento dell’anno.