Durante il periodo delle festività TeverePost, in collaborazione con l’Ambito Turistico dell’Unione Montana dei Comuni della Valtiberina Toscana, propone un ciclo di approfondimenti al fine di promuovere il territorio locale e la sua identità con strumenti di comunicazione digitale integrata: web, contenuti multimediali, social media.
In un periodo certamente non fortunato per il turismo, l’obiettivo è quello di trasmettere un segnale di speranza, rafforzando la consapevolezza che le bellezze culturali e naturali della nostra vallata potranno costituire uno strumento preziosissimo per la ripartenza dell’economia locale una volta terminata la fase di emergenza.
Questo nuovo appuntamento come ‘turisti nella nostra Valle’ ci fa vedere da vicino le bellezze di Monterchi, città della Madonna del Parto.
L’antico borgo medioevale di Monterchi sorge a pochi passi dal confine con l’Umbria, nella parte più meridionale della Valtiberina Toscana, ed è da sempre uno dei luoghi simbolo del patrimonio storico e culturale della nostra terra. Il suo suggestivo paesaggio è stato infatti una fonte di ispirazione unica per Piero della Francesca, genio del Rinascimento, la cui madre era originaria proprio di questo paese.
Assieme alla sua collocazione strategica e alle attrazioni culturali di primo livello, Monterchi si caratterizza per la presenza di un centro storico ‘intimo’ e valorizzato da locali e luoghi di ristoro dove è possibile assaporare i migliori prodotti del territorio. Le stesse specialità gastronomiche sono inoltre protagoniste di eventi e rassegne a tema che ogni anno portano migliaia di visitatori in città.
Tra coltivazioni, colori e profumi, il territorio comunale si presta inoltre a numerose attività outdoor che trasporteranno il turista in una dimensione di pace e relax.
Il paese
Come anticipato più in alto, il centro storico è certamente uno dei luoghi più caratteristici del paese. Nonostante i disagi dovuti ad alcune gravi calamità naturali, la città vecchia conserva ancora un aspetto tipicamente medievale: tra piccole attività e bar di paese, le sue stradine ci permettono di respirare un’aria di altri tempi che viene resa ancor più incantevole dagli scorci e dalle vedute mozzafiato che ad ogni angolo delle mura regalano un ampio sguardo sui paesaggi circostanti. Tra queste ricordiamo in particolare la terrazza panoramica della Rocca.
Come nel resto della Vallata, il territorio monterchiese è caratterizzato da una natura straordinaria e incontaminata, sulla quale sono situate antiche chiese e pievi. Tra queste, ricordiamo la chiesa di San Michele Arcangelo nella frazione di Padonchia, di origine lombarda e restaurata nel 1989-1990, la chiesa di Sant’Apollinare alla Villa del Poggio, luogo di culto della frazione di Le Ville fino a quando non fu sostituita dalla nuova costruzione a valle di Santa Maria della Pace, e infine la chiesa di San Michele Arcangelo a Pianezze, dove è conservato un affresco del XVI secolo raffigurante la Madonna della Misericordia e un’antica Pietà in terracotta.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito istituzionale www.comune.monterchi.ar.it
La Madonna del Parto
Monterchi è conosciuta per essere uno dei luoghi chiave dell’operato di Piero della Francesca. Il legame con l’artista ebbe origine attraverso la madre Monna Romana di Perino, che in questo paese ebbe i natali. Non è un caso, dunque, che in questo luogo sia stata dipinta la celeberrima Madonna del Parto, capolavoro universale realizzato tra il 1455 e il 1465 all’interno della chiesa di Santa Maria a Momentana.
L’immagine rappresenta un’esaltazione della maternità. Nell’affresco, la Vergine si mostra al popolo dei fedeli al centro di una tenda preziosa foderata di pelli di vaio, come un’apparizione, eppure viva e reale nella sua freschezza, poco più che adolescente, il volto incantevole, gli occhi leggermente a mandorla e la pelle chiara e luminosa.
È una donna come tutte le altre, incinta, giovanissima e immersa nell’attesa del nascituro che cambierà la sua vita, ma è anche la prescelta da Dio come strumento di redenzione. Alta e bellissima nella sua gravidanza avanzata, resa evidente dalla posizione di tre quarti: la futura madre posa la mano destra con gesto protettivo sul corpo rigonfio che preannuncia l’arrivo del Salvatore e lo presenta all’adorazione dei fedeli.
Il realismo straordinario di questa figura giunge al punto tale che l’artista ha rappresentato la Madonna come un’immagine vera di gestante: con il rigonfiarsi del suo corpo ha allargato i lacci della veste mostrando il candore della camicia che corrisponde alla linea bianchissima della scollatura quadrangolare.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale www.madonnadelparto.it
Il museo delle Bilance
Un’altra curiosa attrazione che contraddistingue l’offerta culturale del comune di Monterchi è il Museo delle Bilance, dove l’arte incontra la tecnica. Questo luogo, situato a pochi passi di distanza dalla Madonna del Parto, costituisce una delle più importanti raccolte di bilance e pesi a livello europeo, con 160 di esemplari di svariate forme, provenienze ed epoche.
Il museo nasce grazie alla passione di Velio Ortolani, straordinario collezionista che ha messo a disposizione questa insolita raccolta. Gli articoli in mostra permettono di ripercorrere oltre 600 anni di storia della bilancia, partendo da alcune piccole stadere di epoca rinascimentale ricavate da una spada fino ad arrivare alle grandi bascule industriali del secolo scorso. All’interno del museo è presente anche un percorso didattico interattivo permette di scoprire mestieri di una volta, come il daziere o il cambiavalute.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale www.madonnadelparto.it/museo-delle-bilance
Eventi e gastronomia
La cultura è grande protagonista anche degli eventi estivi organizzati dall’amministrazione comunale. Tra questi spicca il Monterchi Festival, una rassegna di musica e spettacoli articolata in più serate che ogni anno vede la partecipazione di artisti di altissimo profilo. E’ stata inoltre una delle poche manifestazioni del territorio che si sono svolte anche nel 2020 nonostante i disagi dovuti alla pandemia.
Maggiori informazioni su www.facebook.com/monterchifestival
Non mancano inoltre le manifestazioni legate alla tradizione contadina, come la Fiera del bestiame dedicata a Sant’Antonio. L’evento si tiene ogni anno nella piazza del Mercatale nel weekend del 17 gennaio, giorno in cui si celebra la figura di Sant’Antonio Abate. Una tradizione che è rimasta intatta fino ai nostri giorni e che oggi, assieme al bestiame, ospita anche gli animali da compagnia, le automobili, i macchinari agricoli, le attrezzature per la casa e i prodotti di artigianato locale. Nei giorni di fiera si tengono inoltre rievocazioni storiche come la spezzatura del maiale e la benedizione degli animali.
Maggiori informazioni su www.prolocomonterchi.it
Dal 1973 Monterchi è infine conosciuta per una delle rassegne gastronomiche più antiche e gettonate di tutta la provincia di Arezzo. È qui che ogni anno, nel penultimo fine settimana di settembre, si tiene la celebre Sagra della Polenta organizzata dalla locale Proloco in collaborazione con il Comune. In un clima di allegria e riscoperta delle tradizioni, l’evento raduna ogni anno migliaia di visitatori vogliosi di assaporare le specialità gastronomiche, tra le quali spiccano la polenta con funghi, i funghi fritti, i fegatelli, le salsicce, la polenta con la pancetta, polenta al sugo e arrosto.
Maggiori informazioni su www.facebook.com/polentamonterchi e www.prolocomonterchi.it