Truffa del resto in Valtiberina, tre persone denunciate dai carabinieri

L'operazione, coordinata dai militari di Arezzo e Monterchi, è partita dalle segnalazioni di alcuni esercenti

Gazzella

Pagavano beni di poco valore con banconote di grosso taglio per poi farsi dare un resto superiore a quello realmente dovuto. Nel fine settimana appena trascorso i Carabinieri hanno denunciato tre cittadini rumeni pregiudicati per aver messo a segno la truffa del rendez moi, conosciuta anche come truffa del resto. Il provvedimento è frutto del lavoro di coordinamento tra il Comando Provinciale di Arezzo e i suoi reparti dipendenti, il Comando Compagnia di Arezzo e la Stazione di Monterchi.

Come detto, questa tipologia di reato consiste nel pagare piccoli importi con banconote da 50, 100 o 200 euro inducendo successivamente il gestore a restituire somme superiori attraverso una serie di raggiri. Il primo tentativo di truffa è avvenuto in un’area di servizio sulla superstrada E45, dopodiché i tre sono riusciti amettere a segno un colpo presso un bar nel comune di Monterchi, dove sono riusciti a raccogliere 500 euro. I titolari delle due attività coinvolte hanno entrambi contattato il 112 e i Carabinieri sono riusciti a individuarli nel capoluogo aretino. La perquisizione ha portato al rinvenimento di un’ingente somma di denaro della quale non hanno saputo fornire la provenienza e che è stata sequestrata dai militari.

L’attività, coordinata in modo preciso da parte della Centrale Operativa di Arezzo, ha consentito di recuperare il provento della truffa consumata, che verrà riconsegnato all’esercente.

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