Al termine dei due mandati di Alessandro Mugnai, l’assemblea provinciale della Cgil riunita all’hotel Minerva di Arezzo ha eletto questa mattina il nuovo segretario, su proposta della segretaria regionale Dalila Angelini: si tratta di Alessandro Tracchi, 50 anni, operaio metalmeccanico della Fimer, che dal 2016 era alla guida della Fiom.
Queste le linee guida tracciate dal nuovo segretario: “Rafforzamento organizzativo e riequilibrio generazionale a favore dei giovani; riunificazione del mondo del lavoro, e quindi niente frammentazione ma contrattazione di sito e di filiera soprattutto per proteggere i lavoratori, le categorie e le aree più deboli; trasformazione del sindacato e della società che deve vedere la Cgil protagonista fondamentale, pur senza rinunciare ai valori e agli ideali che ne hanno fatto la storia”.
“Dobbiamo prendere atto – ha detto tra l’altro Tracchi – che tutto o quasi è cambiato attorno a noi. Una buona parte dei problemi economici e sindacali non si risolvono localmente o in Italia ma quanto meno in Europa. Se non vogliamo essere terminali passivi delle decisioni delle grandi compagnie trasnazionali, allora abbiamo veramente bisogno di una sindacato europeo forte, unitario e rappresentativo per un livello di contrattazione che sia sempre più alto e determinante. Di conseguenza, riconoscendo pienamente il valore delle federazioni di categoria, abbiamo bisogno di stimolare l’unificazione del mondo del lavoro partendo proprio da noi stessi. I lavoratori e i pensionati hanno bisogno di moderne ed efficienti forme di rappresentanza e di tutela non solo dei loro diritti ma contro i veleni che si stanno diffondendo in Europa e nel mondo. Penso agli egoismi e alle spinte individualiste, ai sovranismi e allo sdoganamento del razzismo e delle nuove forme di fascismo, all’intolleranza e alla violenza. Penso anche ai processi positivi comunque in corso: nuove politiche di genere, tentativi di rinnovamento della politica, nuove forme di democrazia e di partecipazione. La Cgil non solo c’è ma è protagonista irrinunciabile dei processi di trasformazione e di crescita”.