Tra arancione e rosso: a rischio la regione o singoli comuni

In Toscana aumentano i casi e la circolazione delle varianti. Cornioli sulle restrizioni a Sansepolcro: “Decidiamo giovedì”. Draghi proroga la chiusura dei confini regionali

I dati sulla diffusione del Covid in Toscana spostano la nostra regione a cavallo tra zona arancione e rossa, anche se le previsioni dicono che almeno per la prossima settimana non ci dovrebbero essere variazioni. Questo per quanto riguarda l’intero territorio, mentre zone rosse parziali in singoli comuni sono all’ordine del giorno. Chiamata in causa anche Sansepolcro, nonostante i confortanti risultati dello screening di massa della scorsa settimana. Ne ha parlato il sindaco Mauro Cornioli lunedì sera in consiglio comunale (qui il dettagliato resoconto di TeverePost) riferendo di una situazione “preoccupante” a causa della presenza di varianti a rapida diffusione e di una curva dei contagi nella quale “ci troviamo 15 giorni in ritardo rispetto alla vicina Umbria”, come ha spiegato il primo cittadino sulla base di grafici da lui stesso elaborati ed illustrati all’assise consiliare. Sulle prossime misure da attuare “decideremo giovedì – ha detto il sindaco – precisando che “le zone rosse non le fanno i sindaci ma le fanno i dati”.

Arriva nel frattempo il primo decreto legge del governo Draghi. Due le novità: la proroga fino al 27 marzo del divieto di spostamento anche fra regioni gialle, che era in scadenza, e lo stop alle visite private in zona rossa, che finora erano consentite a massimo due persone una volta al giorno. Nella zona arancione questa possibilità resta in vigore all’interno del proprio comune, mentre nella zona gialla vale per il territorio regionale. Atteso invece per i primi di marzo il primo dpcm del nuovo premier, che dovrebbe andare a prendere il posto di quello attualmente in vigore, che scadrà il 5 del mese prossimo.

Al momento attuale, le restrizioni in vigore in Valtiberina sono quelle riferite alla zona arancione, pertanto gli spostamenti sono ammessi dalle 5 alle 22 e senza uscire dal comune, salvo motivi di lavoro, salute o necessità opportunamente autocertificati. Si possono invece superare i confini regionali per una distanza di 30 chilometri se si proviene da uno dei comuni con meno di 5.000 abitanti. I negozi sono aperti mentre sono chiusi bar e ristoranti (possibili solo asporto e consegna a domicilio), musei, palestre, cinema e teatri. A Sansepolcro, con l’ordinanza del sindaco di giovedì scorso, è stato disposto lo stop alla didattica in presenza in tutte le scuole fino al 28 febbraio, cui ha fatto seguito la decisione di interrompere anche l’attività dei settori giovanili delle società sportive.

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