È iniziato ufficialmente il conto alla rovescia per l’uscita di “Pan De’ Mia”, il film che caratterizza questa anomala edizione 2020 di Tovaglia a Quadri. Come noto, si tratta di un progetto nuovo e differente in un anno particolare nel quale le nostre vite e le nostre abitudini sono inevitabilmente mutate. La storia scritta dagli autori Paolo Pennacchini e Andrea Merendelli non andrà in scena nella Piazzetta del Poggiolino di Anghiari, ma sarà trasmessa in streaming.
Anche la celebre “cena spettacolo in quattro portate” ha rivisitato il proprio format, senza però perdere quelle caratteristiche che l’hanno resa un evento unico ed irripetibile in ognuna delle ventiquattro edizioni precedenti. Tra le grandi certezze rimaste anche nell’anno dell’emergenza vi è senza dubbio il rapporto di collaborazione con il main sponsor Busatti, autentica eccellenza del territorio, che fin dalla prima edizione di questo speciale evento ha sempre garantito il proprio sostegno sia economico che operativo. Nato un quarto di secolo fa, quello tra Tovaglia a Quadri e Busatti è uno di quei matrimoni unici e indistruttibili che nel corso del tempo ha saputo mettere in risalto le radici paesane e il senso di comunità che da sempre si riflettono nei tessuti dell’azienda anghiarese.
Tutto inizia nel 1996, da una chiacchierata come tante tra i due autori nel cuore di Anghiari vecchia. In città si attendeva la riapertura del teatro dopo anni di lavori, e nel frattempo c’era voglia di escogitare qualcosa durante il periodo estivo. Entrambi fan del Teatro Povero di Monticchiello, Merendelli e Pennacchini decidono di proporre un progetto di teatro popolare sulla falsariga del decennale spettacolo toscano, aggiungendo tuttavia una serie di elementi unici e originali come la cena. Da qui la scelta di trasformare i quadri della narrazione nella ‘Tovaglia a Quadri’ proponendo un gustoso mix di convivialità e cultura popolare.
Già dal nome ideato dagli autori è facile intuire come il connubio con la storica azienda tessile sia nato quasi da solo, essendo la tipica tovaglia toscana uno dei capi più celebri e rinomati della collezione Busatti. Nel tempo, la collaborazione tra le due realtà è proseguita a gonfie vele, con un’attività di crescente sostegno all’iniziativa non solo dal punto di vista finanziario. Ogni anno un’ampia parte del materiale scenografico, così come le tovaglie che abbelliscono le lunghe tavolate estive del Poggiolino ed altri tipi di ornamenti, viene infatti messa a disposizione dell’evento dalla stessa azienda.
Già dopo le prime edizioni, visto anche il successo di pubblico, il progetto è risultato talmente bello e curato da portare ad un potenziamento della partnership che dura ormai da venticinque anni e che prosegue più forte che mai anche quest’anno: tutti i grembiuli e canovacci utilizzati nelle scene del forno (location chiave del film) sono stati forniti dalla ditta. L’oggetto di scena è diventato parte integrante in tutti i personaggi della pellicola, attori, figuranti e comparse. Le trame e i colori si intersecano perfettamente con la realtà del territorio e con la comunicazione che gli autori vogliono trasmettere, sempre attinente all’autenticità e alla verità del territorio. Un esempio su tutti, l’antico gesto del pane avvolto nel panno e messo a lievitare.
Nonostante i pesanti disagi che hanno portato ad una sospensione dell’evento tradizionale, a poche ore dall’uscita di “Pan De’ Mia” si respira comunque un velato ottimismo. Il coronavirus ha sì messo tutto in discussione, ma lo ha fatto garantendo al tempo stesso una serie di interessanti opportunità che potranno prendere forma attraverso questo coraggioso passaggio sugli schermi. Il nuovo format, pensato anche per il mercato estero con tanto di sottotitolazione in inglese, consentirà una fruizione globale dello spettacolo permettendogli di uscire dalle mura del celebre borgo toscano. Grazie a questa iniziativa, la stessa azienda Busatti potrà trasmettere ai suoi interlocutori del mercato estero la filosofia e il messaggio di tipicità che contraddistingue i suoi tessuti e le storie di Tovaglia a Quadri.