Tovaglia a Quadri: cibo e risate anche al Castello di Sorci

Le cene con spettacolo cambiano ambientazione, ma mantengono la consueta verve

Arrivata alla sua venticinquesima edizione, Tovaglia a Quadri si può dire una vera istituzione dell’estate anghiarese. Per la prima volta in assoluto, le consuete dieci serate agostane da trascorrere tra piatti tipici e scenette comiche si sono però svolte all’interno della suggestiva cornice del Castello di Sorci, abbandonando il centro storico cittadino, che finora aveva sempre ospitato l’evento.

La nuova location si è rivelata essere parte integrante dello spettacolo teatrale che accompagna le cene di quest’anno, cercando di valorizzare la storia e gli aneddoti che girano intorno al Castello di Sorci. Si va dai riferimenti alla leggenda del fantasma di Baldaccio Bruni che si dice abiti il maniero, passando per il ricordo di quando Roberto Benigni e Massimo Troisi scelsero quelle zone per ambientarvi alcune scene del celebre Non ci resta che piangere.

Inoltre, con le elezioni comunali alle porte, Tovaglia a Quadri non si è lasciata scappare l’occasione di intervallare crostini, bringoli, stracotto e cantuccini con vin santo a una buona dose di satira politica.

La simpatia degli interpreti, unita alla bontà del cibo e all’affascinante atmosfera di un Castello dei Sorci vissuto alla luce delle lampadine e circondato dalla fresca notte estiva delle campagne anghiaresi, conferma Tovaglia a Quadri come un evento a cui né gli abitanti della Valtiberina né i turisti di passaggio dovrebbero rinunciare.

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