Dopo che nei giorni scorsi era stato annunciato il prolungamento della zona rossa in Toscana fino al 19 aprile, è arrivato oggi il contrordine del Ministero della Salute: la nostra regione sarà in zona arancione già da questo lunedì, 12 aprile. Dopo la conferma della decisione, si è trattato di valutare le maggiori restrizioni a livello territoriale. Per quanto riguarda la provincia di Arezzo, si era parlato del mantenimento della zona rossa Valdarno, la vallata che presenta i dati peggiori e i cui sindaci erano stati convocati dal presidente della Giunta regionale Eugenio Giani per la serata. Alla fine, invece, è passato in arancione l’intero territorio della provincia di Arezzo, che presenta numeri sotto la soglia di rischio sia come media complessiva che per quanto riguarda le altre vallate, Valtiberina compresa. Restano rosse le province di Firenze e Prato e altri comuni, nessuno dei quali nell’Aretino.
Il passaggio in arancione significa tra l’altro che lo spostamento – solo all’interno del comune di residenza – tra le 5 e le 22 diventa libero e non più limitato ai soli motivi di lavoro, salute o necessità. Possono inoltre tornare in classe, oltre a scuole dell’infanzia, elementari e prima media, anche le altre classi delle medie e tra il 50 e il 75% della popolazione scolastica delle superiori. Ancora, tornano a lavorare tutti i negozi e non solo quelli che vendono beni necessari, e riaprono parrucchieri e centri estetici. Invariate le disposizioni per ristoranti e bar (solo consegna a domicilio senza limiti di orario, oppure asporto fino alle 18 per i bar o fino alle 22 per i ristoranti). Sempre chiusi musei, cinema e teatri.