Le fasce di colore che interesseranno comuni, province e regioni dalla prossima settimana saranno accompagnate da regole leggermente diverse da quelle finora in vigore. È l’effetto del Dpcm sottoscritto ieri sera dal nuovo Presidente del Consiglio Mario Draghi. Ma cosa cambia? Molte misure restano invariate, anche se in generale c’è una tendenza all’irrigidimento delle regole. Sopratutto in zona rossa, dove scatta lo stop automatico alla didattica in presenza in tutte le scuole (finora le lezioni proseguivano anche nella fascia di rischio massimo sia alle elementari che in prima media) e dove dovranno chiudere le saracinesche parrucchieri e centri estetici. Tra i pochi provvedimenti in senso meno restrittivo contenuti nel Dpcm il fatto che in tutte le fasce i bar potranno continuare la vendita per asporto anche dopo le 18 e fino alle 22, come già facevano i ristoranti. Spiragli per le attività culturali, ma solo a partire dal 27 marzo: da quella data, in zona gialla i musei potranno aprire anche nei festivi e pre-festivi (finora solo nei feriali) e potranno tornare attivi anche cinema e teatri. Palestre, piscine e impianti sportivi restano chiusi.
Ma l’obiettivo zona gialla per il momento non è decisamente alla portata del nostro territorio, che si trova invece a cavallo tra l’attuale arancione e il rosso. Su scala regionale la Toscana, per cui è dato da giorni come imminente il passaggio alla fascia di rischio massimo, potrebbe restare un’altra settimana in arancione, almeno secondo quanto riferito, pur con molta cautela, dal presidente Eugenio Giani. Ma per la Valtiberina non è solo questo il dato da prendere in considerazione, visto che le misure restrittive potrebbero essere adottate anche ad un livello inferiore rispetto a quello regionale. Dopo che nelle scorse settimane si era creata la possibilità, non concretizzata, dell’istituzione di una zona rossa limitata al comune di Sansepolcro, adesso sul tavolo c’è la prospettiva che le misure massime siano adottate su scala provinciale. La provincia di Arezzo rischia infatti di seguire Pistoia e Siena, per le quali la zona rossa è già scattata, sebbene anche in questo caso il presidente Giani si sia mostrato possibilista rispetto ad un’eventuale permanenza in arancione.