Tonino Giunti: “Cornioli ottimo contabile, ma un sindaco deve avere qualcosa in più”

Il capogruppo di Forza Italia a TeverePost: “Ho sempre messo a disposizione le mie idee per la città, rammaricato che nessun problema sia stato risolto”

Tonino Giunti

Candidato a sindaco nel 2016 per la coalizione di centrodestra, Tonino Giunti è oggi capogruppo e unico consigliere di Forza Italia in consiglio comunale. Siede nei banchi dell’opposizione insieme al consigliere della Lega Rivi, che lo avevo appoggiato in campagna elettorale, e agli esponenti di Partito Democratico e Movimento 5 Stelle. Nell’intervista a TeverePost, che inizia con l’attualità del coronavirus e poi spazia su più fronti, si dice deluso dall’amministrazione e rilancia una serie di proposte.

Come giudica l’operato dell’amministrazione durante questa emergenza?

Il sindaco ha chiesto a noi minoranze di collaborare in questo momento particolare. Ci si raduna come capigruppo a cadenza settimanale collegati tramite Skype. Il sindaco illustra il suo operato, risponde alle domande e chiede pareri. Devo dire che a Sansepolcro sono state messe in atto tutte le normative sia regionali che nazionali. Per il primo sostegno alle famiglie (i famosi 83.000 euro del governo) il sindaco con la maggioranza ha optato per il pacco alimentare. All’inizio ero d’accordo con questa misura, però visto il numero limitato di domande, poco più di un centinaio (150 ha detto il sindaco nella scorsa riunione), penserei anche di utilizzare i buoni spesa.

Importante sarà poi la fase due, cioè quello che intende fare l’amministrazione comunale in termini di imposte e tasse, sia alle imprese che ai comuni cittadini. Tanto per citare qualche esempio, come si fa a far pagare la tassa di occupazione suolo pubblico, con ristoranti e bar chiusi e cantieri fermi? O la Tari, l’Imu, la tassa del consorzio di bonifica? Per capirci, sono finiti i tempi in cui l’amministrazione voleva mettere una tassa di scopo per finanziare opere pubbliche significative.

Come valuta le scelte del governo e della giunta regionale?

Non condivido l’operato del governo nazionale che ha voluto prendere decisioni (DPCM) senza passare dal Parlamento. Questo fatto è gravissimo. Della serie “un uomo solo al comando”. Si va avanti a forza di suoi decreti, sempre nell’incertezza. La gente segue le istruzioni impartite. Ma i vari ammortizzatori sociali quando verranno erogati? La burocrazia impera. Anche con l’Europa sembra che il governo prenda tempo quando invece il paese (la gente, le imprese) vuole risposte veloci sia per l’erogazione dei vari ammortizzatori che per la ripresa economica. Inoltre il Governo non ha condannato l’operato della Cina che ha nascosto la portata del contagio e dei danni del Coronavirus.

Per quanto riguarda l’aspetto regionale, il presidente ed il candidato Giani hanno fatto mea culpa rispetto alle scelte dei vari tagli operati alla sanità negli ultimi anni di cui il governatore è stato l’artefice. Si deve sapere che tutta questa emergenza è nata perché il comparto sanità non è in grado di fronteggiare tutte le richieste di interventi: la mancanza di medici ed infermieri (i numeri chiusi alla facoltà di medicina sono stati decisi dal governo D’Alema e mai tolti dai successori), la mancanza di posti letto, la mancanza di posti di rianimazione, la mancanza di dispositivi di protezione individuale. Fino agli anni settanta in Valtiberina c’erano tre ospedali (Pieve, Anghiari e Sansepolcro), dal 2015 l’ospedale di Sansepolcro è presidio ospedaliero di quello di Arezzo e non esiste più come unità indipendente. Bene o male? Io dico male e per questo continuerò, durante la legislatura, la mia lotta già iniziata per potenziare l’ospedale della Valtiberina, perché torni ad essere quello che era per i bisogni della gente. Costi quello che costi.

Come giudica l’operato dell’amministrazione nei primi 4 anni?

Sansepolcro aveva bisogno di quel “sogno” che avevano promesso Mauro Cornioli e le sue liste in campagna elettorale. Invece tutto si è tramutato in quello che è davanti agli occhi di ognuno. Solamente l’ordinaria manutenzione è stata portata avanti e i soli lavori da fare o completare sono quelli finanziati sotto il sindaco Frullani, che in campagna elettorale diceva: “Rieleggetemi così finirò e porterò avanti i lavori finanziati”. Cornioli è un ottimo contabile, però un sindaco deve avere qualcosa di più. Deve “volare in alto”.

Non è stato fatto un progetto città complessivo. Le problematiche di negozi, bar, ristoranti del centro storico non sono state risolte, così come il caro affitti. La città sta lentamente morendo. L’arredo urbano lascia a desiderare. La gestione del Museo data ai privati, se da un lato ha messo a posto i suoi conti, dall’altro ha fatto sì che l’amministrazione rinunciasse completamente al controllo dei flussi turistici e questo sta arrecando una grave perdita economica all’indotto della città che vi gravita intorno. Sansepolcro, come disse Huxley ,il famoso scrittore inglese, ha il quadro più bello del mondo. Farlo gestire a privati per risparmiare le spese del Museo è molto limitante.

Ancora, se a Sansepolcro volesse investire un’importante industria che per l’attività avesse bisogno di centinaia di persone, l’amministrazione dovrebbe dire no, non ci sono i terreni a costo competitivo per costruire. Va rivista quindi la politica delle zone industriali . Nel campo dell’edilizia civile oramai i volumi consentiti per le nuove costruzioni in relazione alla popolazione sono stati raggiunti. Per rilanciare l’edilizia occorre coraggio e modificare la politica dei lotti e far sì che chi vuol costruire acquisti volumi esistenti e li demolisca, in modo che il saldo non vari. Questo tanto per fare degli esempi. Per l’agricoltura bisogna distinguere: le aziende che coltivano il biologico per poi produrre preparati, e i tabacchicoltori, hanno dei buoni margini di guadagno; invece le aziende che si dedicano a colture tradizionali stentano a sopravvivere. Occorre fare una programmazione per indirizzare queste ultime aziende a produzioni più vantaggiose, tipo il biologico, incentivando la filiera corta. Inoltre nel complesso produttivo primario e secondario deve essere incentivato il lavoro giovanile con sgravi fiscali e sostegno economico. Bisogna formare nuovi imprenditori.

Quali sono la cosa migliore e la cosa peggiore fatta dall’amministrazione?

Le migliori cose sono state fatte su due temi. Il primo è la sicurezza, in termini di videosorveglianza, di telecamere con lettura targa e di ripristino della Compagnia dei Carabinieri. Il tema della sicurezza tra l’altro era uno dei cavalli di battaglia della mia campagna elettorale. Il secondo aspetto è quello sportivo competitivo e non competitivo: ci sono state diverse iniziative pregevoli che hanno portato buone ricadute all’indotto.

La cosa peggiore è quella di aver perso l’occasione per una valorizzazione a livello internazionale del turismo legato alla cultura. Un esempio: a Sansepolcro è stato presentata dall’associazione “Progetto Valtiberina” un’idea valida di sistemazione della zona di ingresso principale alla città nella parte tra la Libbia e la SS Senese Aretina, con la realizzazione di un secondo ponte e la messa in opera di un valido arredo urbano. A basso costo, con finanziamento in maggioranza di privati. Ecco, queste opere valorizzerebbero ancora di più l’accesso principale di Sansepolcro nella zona industriale, artigianale e commerciale. Invece cosa fa l’amministrazione? Va a cofinanziare con 1.500.000 euro (e chissà se bastano) la realizzazione di un nuovo asse stradale che termina con un ponte (un viadotto di 150 m con curva di 93 gradi e con una pendenza trasversale di 4 gradi) che sbuca in fondo alla zona industriale in località Malpasso, lontano dalle due principali vie di comunicazioni, Senese Aretina e Libbia, e che avrà l’ingresso in città da via Scarpetti a senso unico. Ma non solo, quest’opera rovina completamente la parte storica di Sansepolcro: quel tratto di strada è il vero cammino francescano, che va da Sansepolcro a Citerna, e non quello che è proposto dall’amministrazione ai turisti e che passa nella zona industriale. In più sotto il futuro ponte c’è il luogo dove Piero della Francesca ambientò tre sue opere: il Battesimo di Cristo, la Nascita di Cristo ed un particolare della Leggenda della Vera Croce. L’idea mia era quella di far diventare Sansepolcro, Monterchi e Arezzo patrimonio dell’Unesco con tema: Le opere di Piero e gli sfondi delle sue opere. Ecco non possiamo farlo a Sansepolcro ma lo fa S. Leo nel Montefeltro, e una delle motivazioni è proprio che da lì si vedono gli sfondi delle opere di Piero della Francesca! La provincia di Rimini è più sveglia di noi.

Qual è la cosa più importante che l’Amministrazione deve fare prima della fine della legislatura?

Con la situazione che si è venuta a creare con l’emergenza Covid-19, mettere in campo una politica di sgravi e di eliminazione di tasse ed imposte con aiuti economici certi e sostenuti per la popolazione e le attività produttive. Questo allo scopo di non far perdere ancora di più potere economico alla città di Sansepolcro. E inoltre portare avanti un serio rilancio del comparto sanità in Valtiberina. A maggior ragione perché il coronavirus ci sarà ancora, mutato ma ci sarà ancora per un po’, e bisognerà imparare a conviverci e a combatterlo con armi vere.

Qual è la proposta di un altro gruppo di opposizione che avreste voluto fare voi?

Il tema della stazione ferroviaria e della pubblica illuminazione proposta da Alessandro Rivi, gli affidamenti delle spese per i sevizi informatici fatti dal PD e il regolamento dei fitofarmaci portato avanti da Catia Giorni, anche se io lo avrei legato alla progettualità di un nuovo tipo di agricoltura biologica in Valtiberina per “una valle veramente verde” .

Quali sono i rapporti con gli altri gruppi di opposizione?

Con la Lega, rappresentata da Alessandro Rivi, venivamo dalla stessa coalizione elettorale e i rapporti sono stati sempre collaborativi e all’unisono. Con gli altri partiti, PD e M5S, i rapporti si consolidano ogni volta che l’amministrazione fa delle forzature politiche. Adesso in emergenza collaboriamo insieme per il bene della città.

Come vi state preparando alle elezioni regionali?

Il partito che rappresento in Consiglio comunale fa parte della coalizione di centrodestra. Le elezioni in Toscana probabilmente slitteranno. Per quanto mi riguarda è da vedere come sarà portata avanti la politica di sostegno alle imprese e ai cittadini da parte del governatore attuale, durante e dopo l’emergenza. Chiaramente non faremo sconti alle richieste. Anche la sanità va riformata e non concentrata. La Valtiberina deve ritornare ad un unico distretto e l’ospedale potenziato. Un altro punto da cambiare riguarda la burocrazia imperante nelle pratiche regionali nei vari uffici. La gente vuole risposte rapide. Altri settori da ridiscutere sono i trasporti e la gestione dei rifiuti. Vanno decentrati maggiormente, come erano prima.

Come vi preparate alle comunali dell’anno prossimo e quale scenario ipotizzate che ci sarà?

Non mi viene di parlare adesso delle prossime elezioni comunali, in questa emergenza, pensando a quello che potrebbe essere il futuro della città. Comunque il partito farà sicuramente parte della coalizione di centrodestra. Da parte mia posso dire che il pensiero attuale è che questa sarà la mia prima e ultima legislatura. Poi tra un anno non so. Probabilmente tornerò alla mia vita di docente e di libero professionista. Ho raggiunto una certa età e bisognerà pensare anche a sé stessi, la vita non dura in eterno. Largo ai giovani!

A livello personale, per quelle che erano le sue aspettative prima di dedicarsi ad attività politico-istituzionali, come giudica oggi la sua esperienza?

Sono un ingegnere che per tutta la sua vita professionale ha progettato strutture in tante parti d’Italia, dalla Lombardia sino alla Puglia, continuando, come part-time per lungo tempo, a fare il docente di una scuola secondaria superiore, oltre che l’amministratore di s.r.l. Il mio scopo era ed è “il fare”. Odio perdere tempo, il tempo passa e non torna. Ecco, la situazione di Sansepolcro mi addolora. Diciamo che non era bella la situazione prima dell’emergenza ma immagino che dopo sarà peggio. Avevo grandi aspettative e ho sempre messo a disposizione le mie idee per la città anche agli altri candidati sindaci durante la campagna elettorale, nell’illusione che se non avessi vinto io le elezioni, il vincitore le avrebbe portate avanti.

Poi ho continuato anche nella legislatura a dare idee. Accenno ad alcune di esse: il gioco di luci a forma di Cristo risorto sulle colline di Sansepolcro; il patrimonio dell’Unesco con Arezzo e Monterchi il camminamento interno alla fortezza partendo dall’Aggiunti e fino alla Tiberina; la sistemazione del Bastione di San Niccolò con lo scavo del fossato e un gioco di luci; il potenziamento dell’ospedale di Sansepolcro; l’arredo mobile e variabile, sponsorizzato da imprese, e l’ologramma della Torre in Piazza; il gemellaggio con una città russa; la gestione di Sansepolcro città turistica da affidare a qualche personalità nazionale o internazionale; la sistemazione dei giardini di Porta Fiorentina; la rivalorizzazione del centro storico partendo dal caro affitti per le attività produttive.

Oggi devo dire di essere proprio rammaricato di far parte di un Consiglio comunale che non ha risolto per niente i problemi di Sansepolcro.

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