“Territori sicuri”, cronaca della prima giornata di screening a Sansepolcro

Il freddo non ha scoraggiato i tanti biturgensi accorsi questa mattina al Palazzetto dello Sport per effettuare il tampone antigenico. Le immagini

Sei gazebo, ognuno con due sanitari e un operatore della Protezione Civile. Assieme a loro volontari, associazioni e forze dell’ordine. È lo staff impegnato nell’effettuazione dei test antigenici gratuiti per scoprire se qualcuno tra i biturgensi arrivati questa mattina alla postazione allestita fuori dal Palazzetto è positivo al Covid.

L’operazione “Territori sicuri” è iniziata oggi a Sansepolcro e proseguirà fino a domenica 21 febbraio. Gli operatori in servizio si alterneranno in turni per sottoporre al tampone oltre 1.500 persone nella sola giornata di oggi. Si va per appuntamento ma chi non lo avesse fatto può ancora prenotarsi online per aderire agli screening previsti nel corso di questa settimana.

Buona l’affluenza, con il freddo che non ha scoraggiato i biturgensi prenotati a recarsi ai gazebo allestiti nell’ampio piazzale di fronte al Palazzetto dello Sport. Presenti sul posto anche i rappresentanti dell’amministrazione, dal sindaco Cornioli all’assessore alla sanità Vannini, che assieme ai responsabili dell’Asl hanno monitorato il corretto svolgimento delle operazioni. Nei prossimi giorni i test saranno processati dai sanitari e saranno comunicati i risultati della campagna.

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Ma perché sottoporsi al test? L’aspetto fondamentale, come ha spiegato questa mattina il sindaco Mauro Cornioli, è soprattutto “quello di comprendere le varianti. I numeri attuali sono stabili, abbiamo avuto 13 e 15 casi nelle settimane scorse, adesso abbiamo 5-6 casi giornalieri che ci portano ad avere un’incidenza di oltre 200, che comunque non è un livello preoccupante. Poi siamo entrati in zona arancione e ora siamo attenti per capire cosa sta succecendo. Abbiamo avuto contagi nel mondo del lavoro, ma lo scenario più frequente è sempre quello dei familiari e amici non conviventi, dobbiamo stare attenti.”

E proprio il tema delle varianti e della vicinanza con l’Umbria hanno portato la Asl ad effettuare questo controllo a tappeto sulla popolazione, come ha confermato il direttore dell’area distretto dott. Evaristo Giglio: “L’obiettivo è essenzialmente quello di tranquillizzare la cittadinanza dopo che ci sono stati questi casi oltreconfine e soprattutto captare la presenza di positivi asintomatici, in particolar modo tra gli studenti, per scongiurare ulteriori rischi.”

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