Teatro di Anghiari, dal 30 aprile una stagione “ripensata”

Per sei venerdì consecutivi spettacoli fruibili in streaming in forma di video o radiodramma. A chiudere la kermesse la versione audio di Clash to Me di Andrea Merendelli

L'immagine di Paolo Ventura per la locandina della stagione teatrale 2021

Si aprirà il 30 aprile con Feste – Un’opera di Familie Flöz, per la regia di Michael Vogel, l’insolita stagione 2021 del Teatro di Anghiari: in cartellone sei lavori che, in tempo di pandemia, sono stati ripensati per una fruizione diversa da quella tradizionale e saranno proposti in versione video o come radiodrammi. Gli spettacoli saranno visibili – o udibili, nel caso di radiodrammi – in streaming nella piattaforma Sonar tutti i venerdì alle ore 21.30.

In testa ad ogni opera ci sarà +15, una conversazione con autori, registi e case editrici curata in collaborazione con la Libera università dell’autobiografia. Un momento nel quale – spiegano gli organizzatori – “si raccontano le loro vite e le connessioni con l’opera scenica”, in “un’ouverture per scaldare la relativa freddezza del mezzo digitale”.

Dopo lo spettacolo inaugurale del 30 aprile, seguirà il 7 maggio Domani i giornali non usciranno di Veronica Raimo, il 14 Opera panica di Alejandro Jodorowski, diretta da Fabio Cherstich, e il 21 Bubikopf – Tragedia comica per pupazzi, per la regia di Neville Tranter. Il 28 maggio sarà la volta del radiodramma Notturni – L’uomo della sabbia. A chiudere il cartellone, il 4 giugno, Clash to Me di Andrea Merendelli, che per l’occasione vedrà il proprio sottotitolo trasformarsi da Racconto punk di provincia a Radiodramma punk di provincia.

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