Conferenza stampa questa mattina lungo il torrente Fiumicello a Sansepolcro. Tema la presentazione dei lavori di manutenzione portati avanti dal Consorzio di Bonifica Alto Valdarno e dall’Unione montana dei Comuni. Si tratta di otto interventi, come ha spiegato Enrico Righeschi, tecnico del Consorzio, lungo circa 80 chilometri di corsi d’acqua, oltre 20 dei quali nel territorio biturgense. I lavori sono stati consegnati tra giugno e luglio e saranno completati entro l’autunno. “Sono stati affidati ad aziende agricole”, ha detto la presidente del Consorzio di Bonifica Serena Stefani: “in questo modo il contributo degli abitanti della Valtiberina non solo viene utilizzato per rendere più sicuro il territorio ma viene anche restituito agli operatori locali”. Questo aspetto è stato evidenziato anche dai sindaci presenti: “Coinvolgere le aziende agricole è stato importantissimo”, ha detto Mauro Cornioli, “perché garantisce una ricaduta economica e in più sfrutta la passione e la volontà di voler ben custodire il territorio”, mentre per Alessandro Polcri, anche presidente dell’Unione dei Comuni, “è un circolo virtuoso che costituisce per le aziende locali un’integrazione significativa”. Lo stesso Polcri ha inoltre tenuto a precisare che “nel passato ogni anno veniva redatto il piano delle attività e puntualmente non veniva rispettato, adesso è stata fatta una riorganizzazione che ci permette di collaborare molto bene avendo diviso adeguatamente i compiti: la programmazione all’Unione, la manutenzione ordinaria e straordinaria al Consorzio”.
Anche per Marcello Polverini, consigliere comunale del PD a Sansepolcro e membro del Consiglio del Consorzio, “dopo un quinquennio di rodaggio di questo organismo si cominciano a vedere i primi risultati, specialmente in Valtiberina. Credo che il Consorzio”, ha detto ancora Polverini, “sia importante per questo territorio anche per fare una progettualità per il futuro”. Il riferimento è al completamento della rete irrigua, che a Sansepolcro appare ancora lontano: “Ci sono pressioni da parte di cittadini e aziende che hanno diritto di avere l’acqua, i soldi si possono trovare dal livello europeo, nazionale e regionale, ma manca una progettualità, anche perché l’Unione dei Comuni è carente numericamente per questo tipo di lavoro”, ha detto. Questo passaggio ha innescato un dibattito fuori programma, che ha portato il primo cittadino di Sansepolcro a punzecchiare il consigliere PD: “Io dico che la gestione deve rimanere all’Unione dei Comuni”, ha detto Cornioli, “ma se qualcuno vuole che tutto passi al Consorzio può proporlo al Consiglio dell’Unione come in Consiglio comunale”. Sul tema è quindi intervenuto il presidente dell’Unione, che ha ricordato (sulla posizione illustrata nei giorni scorsi al nostro giornale) che gli investimenti in materia di rete irrigua in Valtiberina sono stati fatti dalla Comunità Montana, e quindi il territorio non deve vedersene privato. “Da qui al 2021 la politica dovrà decidere”, ha ribadito Polcri: “o tutto passa al Consorzio, oppure, come auspico, la Regione deve fare una legge per dare all’Unione dei Comuni la titolarità effettiva, altrimenti facciamo progettualità ma non siamo titolati a partecipare ai bandi del Piano di sviluppo rurale”.
Spazio infine per una precisazione della presidente Stefani, che ha sottolineato che “l’importante è che il Consorzio non venga visto come un soggetto che viene qui a portare via qualcosa. Il Consorzio c’è, è al servizio della Valdichiana come della Valtiberina, ed è a disposizione per mettersi a sedere e trovare una soluzione”, ha detto.