Sport, anche nelle palestre della Valtiberina è iniziata la fase 2

Dopo il via libera concesso dal Governo, le persone stanno tornando a frequentare i centri sportivi del territorio

Da ieri, lunedì 25 maggio, palestre e piscine hanno avuto modo di riprendere le proprie attività in quasi tutta Italia. La riapertura è stata concessa dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte in base al decreto firmato il 17 maggio che ha allentato le restrizioni dovute al coronavirus.

Anche nelle palestre del nostro territorio la fase 2 ha preso ufficialmente il via con una serie di opportuni accorgimenti per garantire il rispetto delle disposizioni in merito alla protezione individuale e al distanziamento.

Le novità

Per avere accesso alle sale è innanzitutto necessaria la prenotazione. Al momento dell’ingresso alla reception i clienti, rigorosamente muniti di mascherina, devono quindi sottoporsi alla misurazione della temperatura. Una volta entrate, le persone sono tenute a rispettare tutti i vari protocolli di distanziamento e igiene al fine di garantire la massima sicurezza negli spazi comuni.

L’utilizzo della mascherina non è obbligatorio durante lo svolgimento degli esercizi, mentre lo è durante gli spostamenti e nelle fasi di attesa. Ogni volta che l’utente avrà terminato di utilizzare un macchinario è tenuto a disinfettarlo con i prodotti che la palestra mette a disposizione nei vari ambienti.  Tutte le aree sono costantemente monitorate dagli istruttori che dovranno essere dotati di tutti i dispositivi di protezione necessari.

Le reazioni

“Il nostro centro sportivo è riaperto in un clima ovviamente anomalo, ma in questo momento c’era comunque tanta voglia di ripartire – ci ha spiegato Stefania Gavelli, titolare della palestra Alter Ego di Sansepolcro – In questo primo giorno c’è stato un discreto afflusso di persone che hanno usufruito dei nostri servizi mostrando grande serietà e responsabilità. Nonostante tutti i disagi, i feedback dei clienti sono stati positivi.”

“Abbiamo approfittato della chiusura per rinnovare i nostri spazi e dotarci di nuovi macchinari – ha aggiunto Stefania – In queste settimane ci siamo dati molto da fare per rivedere la disposizione delle varie strumentazioni nei diversi ambienti e garantire la massima sicurezza ai nostri associati, in attesa di tornare pienamente operativi.”


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