La giunta comunale di Sansepolcro, nella seduta di venerdì scorso, ha approvato a voti unanimi il “patto di attuazione della sicurezza urbana” tra la prefettura di Arezzo e il comune.
Il testo dell’accordo prevede che le parti, “nel rispetto delle reciproche competenze, adottino strategie congiunte, volte a migliorare la percezione di sicurezza dei cittadini e a contrastare ogni forma di illegalità”, “favorendo l’impiego delle Forze di polizia per far fronte ad esigenze straordinarie del territorio”. Tutto ciò attraverso la promozione del rispetto del decoro urbano e il rafforzamento delle azioni di prevenzione e di contrasto alle forme di criminalità diffusa e di illegalità presenti nel territorio, “in particolare nei pressi di siti a vocazione turistica, plessi scolastici e istituzionali, insediamenti di stranieri senza fissa dimora e nelle aree interessate da furti in abitazione, rapine e truffe”.
A questo scopo, e specialmente rispetto al contrasto della criminalità diffusa, viene stabilito come obiettivo prioritario “l’installazione ex novo o l’integrazione e il potenziamento di telecamere fisse con software di lettura targhe e mobili” nelle aree identificate come “maggiormente interessate da degrado e illegalità”: centro storico, Campaccio, Porta Romana, Piazza Torre di Berta, Via Mazzini, Porta Fiorentina, autostazione, ex stazione ferroviaria, Porta Tunisi, Porta del Ponte; ancora, elencate le “aree periferiche oggetto di abbandono incontrollato di rifiuti”, i “transiti veicolari in ingresso e in uscita dal territorio comunale” e le frazioni.
I progetti dei sistemi di videosorveglianza saranno oggetto di valutazione da parte del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, mentre il comune di Sansepolcro – come capofila di un progetto intercomunale di gestione della sicurezza pubblica tramite utilizzo e scambio di informazioni relative alla videosorveglianza – si impegnerà insieme alla Prefettura a migliorare il circuito informativo con le altre istituzioni locali.
Lo stato di attuazione del patto sarà monitorato con cadenza semestrale da parte di una “cabina di regia” istituita presso la Prefettura e composta da rappresentanti delle Forze di polizia e della Polizia locale.