Tra i grandi progetti che l’amministrazione comunale di Sansepolcro conta di far partire entro la fine della legislatura, vi è il piano di riqualificazione e adeguamento sismico della scuola media “Buonarroti”, sede principale dell’Istituto Comprensivo biturgense. L’edificio è stato realizzato negli anni che vanno dal 1973 al 1975 ed è un fabbricato isolato composto da cinque edifici di due piani fuori terra, con struttura in cemento armato progettata per zona sismica di seconda categoria. Dopo l’ottenimento di un importante finanziamento nel 2017 per il piano di ristrutturazione, si parla di 2 milioni e 200mila euro stanziati dalla Regione attraverso un bando dedicato, l’apertura dei cantieri è slittata a causa di una serie di rallentamenti dovuti alla burocrazia.
La lunga attesa sembrerebbe ormai arrivata a conclusione, come confermato dall’assessore biturgense ai lavori pubblici Riccardo Marzi nella sua intervista a TeverePost che riportiamo qui sotto.
Per quali motivi l’apertura dei cantieri è slittata?
Purtroppo per questo genere di interventi il Comune è legato alle autorizzazioni degli enti sovraordinati. Se ad esempio non arriva l’ok del genio civile, non è che l’amministrazione può trovare scorciatoie. Ci sono dei passaggi burocratici che sono molto lunghi, l’abbiamo visto anche con il ponte del Tevere. Questa è la burocrazia in Italia e gli amministratori locali non possono fare altro che seguirla.
Questo tema è stato sollevato più volte in Consiglio da alcuni gruppi di opposizione
A chi parla di ritardi nell’avvio dei lavori, e soprattutto a chi usa questa cosa per scopi politici, faccio presente che il plesso che ospita la Buonarroti è stato realizzato nel 1973 ed è rimasto tale fino ad oggi senza che nessuno ci abbia più rimesso le mani, se non per le ordinarie amministrazioni. Quindi la vera domanda che dovremmo porci, semmai, è come mai non è stato fatto niente fino ad oggi.
Cosa è stato fatto in questi anni per l’edilizia scolastica a Sansepolcro?
Abbiamo portato avanti un lavoro importante. Tra finanziamenti ottenuti, investimenti in corso ed altri già effettuati, questa amministrazione è quella che ha investito più risorse nella riqualificazione e manutenzione degli istituti di competenza comunale. Assieme alla Buonarroti, oggetto di un rifacimento totale da oltre 2 milioni di euro, si aggiungono gli altrettanti per la Collodi, oltre ai 250mila spesi tra la Centofiori e il Melograno. Insomma, con pazienza stiamo sistemando tutte le scuole pubbliche della città. Assieme all’assessorato all’Istruzione continuiamo a lavorare per avere scuole sempre più sicure e dotate di comfort e servizi. Sono personalmente orgoglioso di queste azioni.
In cosa consiste l’intervento? Quanto tempo richiederà?
L’intervento è enormemente complesso, perché riguarda principalmente il miglioramento sismico. Ciò significa che solo dal punto di vista strutturale i tecnici ci hanno lavorato un anno. Perché si dovrà rinforzare tutta la struttura, poi fatto il rinforzo si deve lavorare sull’involucro, sull’efficientamento energetico, sul rifacimento degli impianti. Quindi l’iter è molto lungo, c’è stato un passaggio molto articolato col genio civile assieme al quale si aggiungono molte altre autorizzazioni. Sulle tempistiche, Covid permettendo, possiamo dire che a inizio 2021 dovrebbe aprirsi il cantiere.
Quando apriranno i cantieri cosa succederà alle classi che attualmente occupano i locali?
Il plesso Buonarroti ha una struttura modulare. Questo ci permette di agire di volta in volta sui singoli moduli, garantendo margine sufficiente per spostare gli studenti interessati negli altri spazi della scuola. Nel caso in cui i lavori dovessero comportare dei disagi eccessivi, potremo valutare anche temporanei trasferimenti delle classi.