Durante il Consiglio comunale che si è svolto ieri sera a Sansepolcro, tra le numerose interrogazioni presentate dalle forze di opposizione è stato affrontato anche il tema dei lavori in programma alla Scuola Buonarroti, che si è andato a collegare con quello della recente pubblicazione delle linee guida ministeriali che hanno ridotto la distanza interpersonale richiesta fra gli alunni: non più un metro da spalla a spalla ma un metro da bocca a bocca, o fra le ‘rime buccali’, per utilizzare l’espressione utilizzata nel testo ufficiale. Chiara Andreini, illustrando l’interrogazione per il gruppo PD-InComune, ha sottolineato come tale disposizione permetta “una maggiore serenità nell’affrontare il nuovo anno scolastico riguardo alla questione degli spazi, che però deve andare di pari passo con la sicurezza degli alunni”. Proprio in tema di sicurezza degli alunni, il documento dei Democratici richiedeva agli assessori ai lavori pubblici e all’istruzione di indicare un “cronoprogramma dei lavori” alla Scuola secondaria, cioè una “data di inizio e di termine” degli interventi; se si fosse “valutato l’impatto dei lavori in concomitanza con l’attività scolastica”; e se fosse stato “considerato il trasferimento anche parziale degli alunni” in altra sede.
I due assessori hanno replicato a turno. Riccardo Marzi ha ricordato che tutto era partito come finanziamento per l’adeguamento sismico ma “siamo riusciti a trasformarlo in un progetto di ristrutturazione complessiva che riguarderà anche gli impianti e soprattutto l’efficientamento energetico”. L’assessore ai lavori pubblici ha parlato di “un progetto realmente complesso, anche a detta dei progettisti che da poco hanno ristrutturato tutto l’aeroporto di Linate: nell’ultimo incontro via Skype”, ha raccontato, “hanno detto a me e all’assessore Marconcini che questo è il progetto più complesso che abbiano mai affrontato dal punto di vista della progettazione esecutiva, perché questa scuola è un dedalo di moduli. Comunque”, ha precisato Marzi, “la progettazione sismica è completata, il Genio civile ha dato l’ok, è stato un passaggio molto lungo a causa della complessità dell’intervento e della burocrazia. Per quanto riguarda invece la parte di efficientamento energetico siamo riusciti ad attingere al conto termico del Gse per fare interventi indispensabili di sostituzione degli infissi. Sono state inoltre attivate lavorazioni importanti sugli impianti, propedeutiche agli interventi di prevenzione incendi”. La questione dei tempi è stata definitiva da Marzi “domanda da un milione di dollari. La previsione di inizio lavori è entro l’anno”, ha detto, “scusate se non mi sbilancio. Contiamo di guadagnare un mese o due ma la tempistica è quella. Intanto stiamo valutando le nuove norme, che speriamo siano definitive, e confermiamo la volontà di attivare un cantiere modulare per mandare avanti le lezioni. Questo non esclude che una o due classi possano o debbano essere spostate, ma ad oggi non abbiamo assolutamente intenzione di attuare un piano di trasferimento complessivo della scuola”.
A seguire, Gabriele Marconcini è tornato sul tema della distanza tra le ‘rime buccali’, evidenziando il “sospiro di sollievo del mondo della scuola. Ci sono tante altre misure da mettere in atto”, ha detto, “però per igienizzazione, saponi e altre dotazioni le scuole potranno fare alcuni investimenti in autonomia con le risorse del decreto rilancio. Resta l’interrogativo mascherine che verrà sciolto solo a settembre. Ma l’elemento cruciale delle linee guida”, ha spiegato Marconcini, “è che viene dato molto spazio ai dirigenti scolastici: ogni singola scuola dovrà decidere sull’organizzazione della didattica a distanza, la suddivisione in sottogruppi, le entrate scaglionate dei ragazzi, la differenziazione dei turni, l’utilizzo del sabato e del pomeriggio. Come ente comunale”, ha detto l’assessore, “siamo a disposizione delle scuole, abbiamo già espresso la volontà a collaborare nella massima condivisione”. Infine, Marconcini ha confermato le parole di Marzi in merito all’intenzione di non trasferire la popolazione scolastica: “Per ora escluderei di dover ricorrere a spazi ulteriori”, ha detto, “visto che non ci sono, comunque dovremmo farcela con quelli esistenti”.