In vista dell’appuntamento elettorale in programma nel primo fine settimana di ottobre abbiamo incontrato Giuseppe Pincardini, Mario Menichella e Angiolo Valentini, esponenti del movimento Cittadini per Sansepolcro. “Un movimento – ha ricordato Pincardini, che ne è il coordinatore – nato nel 2015 e da allora, a differenza di altre liste che compaiono e scompaiono magicamente al momento delle elezioni, sempre attivo nella politica locale con incontri e dibattiti tra cittadini e amministrazione, gazebo e altre iniziative che hanno fatto conoscere sempre di più il gruppo alla città”. Lo stesso Pincardini, che era stato consigliere comunale dal 2011 al 2016, proprio in questi giorni è tornato a far parte dell’assise cittadina a séguito delle inattese dimissioni di Tonino Giunti. Su questo si è incentrata la prima domanda dell’intervista.
Motivando le dimissioni, Giunti ha tra l’altro accennato ad una promessa fatta a Pincardini. Come stanno le cose?
Pincardini – La realtà è questa: Tonino Giunti nel 2016 è stato candidato sindaco della coalizione di centrodestra e più volte ha dichiarato che qualora non fosse stato eletto sindaco avrebbe lasciato l’incarico. Poi nel tempo ha continuato a fare il consigliere comunale. Lo ha fatto anche con passione, è stato sul pezzo e ci ha messo un buon impegno, quindi a mio avviso ha fatto bene, però nel corso di questi anni non abbiamo più avuto contatti se non qualche telefonata di routine. In sintesi, non c’è stato nessun accordo, e del resto appare anche illogica una staffetta negli ultimi due mesi di mandato, tra l’altro in una legislatura che doveva già essere terminata ed è stata prolungata. Quindi credo che le motivazioni siano altre: ha parlato di motivi personali e di composizione delle liste, poi per sapere se ce ne sono di ulteriori dobbiamo sentire lui.
Passando alla campagna elettorale: Cittadini per Sansepolcro fa parte della coalizione a sostegno di Fabrizio Innocenti. Come si è arrivati a questa soluzione?
Menichella – È naturale questo approdo del nostro movimento perché Fabrizio, con cui ho condiviso due legislature prima in giunta e poi nei banchi dell’opposizione, ben interpreta lo spirito che anima una lista civica. Ha le sue idee politiche, ma è un personaggio conosciuto da tutti, trasversale, presente nell’ambito civile, è un bravo imprenditore, dirigente sportivo, promotore di attività artistiche. Ed ha una grande passione per la città più che per un’ideologia o un’idea astratta da attuare e magari non sempre in sintonia con i propri concittadini, come è invece tipico dei partiti che devono spesso chiedere il permesso ai livelli superiori. Lui in questo senso è uno spirito libero e anche come assessore all’urbanistica ha dimostrato quell’intelligenza, quella freschezza e quel pragmatismo che secondo me lo rendono un buon candidato a sindaco. Peraltro anche la sua precedente candidatura nasceva in una lista civica, il Borgo Nuovo, e in qualche modo il nostro gruppo interpreta il ruolo che aveva la lista di Fabrizio, nel senso che nel centrodestra non ci sono poi state altre liste civiche operative e attive come la nostra.
Come valutare la divisione che si è creata nell’area di centrodestra?
Pincardini – Questa è purtroppo una nota dolente, e noi come gruppo ci siamo adoperati per cercare di rivedere questa posizione delle parti, perché è un vantaggio troppo grande che viene dato alla coalizione di Andrea Laurenzi, e a questo punto anche a Catia Giorni. È una situazione alquanto anomala e credo che siano pochissimi i comuni dove si è verificato qualcosa del genere, però noi siamo anche fiduciosi perché sappiamo benissimo che è una prima gara, poi chi arriva primo potrà magari avere il supporto di chi arriva secondo. Contiamo cioè che l’elettorato di centrodestra alla fine si ricompatterà, perché la figura di Fabrizio è una figura molto importante e ben vista in città, e qualora andasse al ballottaggio credo veramente che ce la potremmo fare. Non scordiamoci che la coalizione di Fabrizio Innocenti ha una peculiarità: raccoglie tutta un’area moderata che parte dal centrosinistra e va a finire al centrodestra, senza gli estremismi, quindi un elettorato moderato non avrà difficoltà a sostenere questa coalizione.
Una coalizione composta da numerose forze politiche. Sarà facile mettere tutti d’accordo?
Pincardini – All’interno della coalizione ci siamo confrontati più volte, ci sono stati anche scontri ma sempre in forma civile e alla fine abbiamo trovato una quadra, stabilendo certe condizioni e certe regole. Quindi, anche se questa è una delle obiezioni che ci vengono fatte più spesso, andremo avanti benissimo, visto che con il confronto si trovano tutte le soluzioni. Del resto abbiamo l’obiettivo comune di sostenere la candidatura di Fabrizio, facciamo tutti la nostra parte e ogni forza sta lavorando molto bene in questa direzione.
Quali sono i temi che ritenete prioritari per la prossima amministrazione?
Valentini – Sono l’ultimo arrivato in questo movimento perché sono rientrato a Sansepolcro da pochi anni, ma sono entrato volentieri a farne parte proprio perché ne condivido gli obiettivi, che poi sono comuni anche al resto della coalizione. Quello che a noi sta a cuore è innanzitutto la sicurezza. Bisognerebbe quindi in primo luogo avere un potenziamento dell’illuminazione pubblica, visto che il recente intervento lascia molte zone d’ombra e forse è stato peggiorativo anziché migliorativo. Altra cosa molto importante è il coordinamento delle forze dell’ordine, così come pensiamo sia necessario un potenziamento della videosorveglianza. Collegato a questo c’è un altro tema a cui teniamo tantissimo ed è quello del degrado urbano, basti pensare ai tanti punti di Sansepolcro in cui sono ammassati rifiuti di tutti i tipi. Riteniamo poi particolarmente importante tornare su una diminuzione della pressione fiscale: ci sono aziende che non hanno lavorato, attività commerciali che sono state ferme, pertanto serve una rimodulazione delle aliquote.
Menichella – Per il rilancio dell’economia il comune non ha strumenti particolarmente decisivi, però sarebbe auspicabile anche un’inversione dell’atteggiamento che il comune di Sansepolcro ha avuto per decenni nel respingere le iniziative imprenditoriali anziché accoglierle. Questo si può provare ad ottenere con un alleggerimento della burocrazia, sempre nel rispetto di uno sviluppo sostenibile. Anche perché se non va l’economia è chiaro che anche la redistribuzione e la giustizia sociale non possono concretizzarsi perché le risorse non ci sono. Fondamentalmente, quindi, la nostra impostazione liberal-democratica è quella di favorire molto l’attività imprenditoriale rispetto al passato. C’è poi la sanità, dove a mio avviso bisogna riaprire il discorso della collaborazione con Città di Castello, anche se è difficile e ci sono ostacoli politici e territoriali, visto che le Regioni non considerano quest’area come un tutt’uno.