La croce del Sasso di Simone era stata eretta dalla popolazione di Sestino oltre cento anni fa, nel 1913, nel luogo dove sorgeva l’abbazia di San Michele Arcangelo, a 1200 metri di altitudine. Nel dicembre 2017 il maltempo l’aveva recisa alla base e la struttura era caduta rimanendo in posizione orizzontale. Immediatamente erano state avviate le procedure per il ripristino del manufatto, ma difficoltà di carattere burocratico, economico e tecnico hanno fatto ripetutamente slittare l’intervento, rispetto al quale si sono adoperati i Comuni del territorio, con in prima fila il sindaco di Sestino Dori, insieme all’ente di gestione del Parco interregionale del Sasso di Simone, alla Regione Toscana e all’Esercito. Tutto era finalmente pronto per lo scorso giovedì 3 dicembre, quando per il complesso intervento – la cima del Sasso è praticamente inaccessibile a qualsiasi mezzo – era arrivato da Viterbo un elicottero militare. L’operazione però non era andata in porto a causa della nebbia che non aveva reso possibile il ripristino. Si è trattato tuttavia di attendere solo pochi altri giorni: questa mattina, infatti, la croce è tornata al suo posto al centro dell’altopiano sulla sommità del Sasso di Simone.
Salvaguardia del territorio e dell’agroalimentare al centro di un incontro a Sestino
L'evento organizzato dal Comitato Giovani di Coldiretti Arezzo vede la partecipazione di numerosi rappresentanti istituzionali.