Badia Tedalda è stato il primo comune della Toscana ad adottare misure drastiche nei confronti dell’emergenza Covid-19. A dieci giorni di distanza dall’ulteriore stretta del Governo, tuttavia, non cessano i timori per le sorti di un paese di poco più di mille abitanti e dall’età media molto elevata.
Fortunatamente l’amministrazione comunale si è mossa in modo rapido ed efficace attraverso una serie di attività strategiche. Se è vero che in una comunità così ristretta ed isolata il virus può passare facilmente di casa in casa, è altrettanto vero che con le giuste mosse si può ricostruire la catena del contagio in modo più accurato.
A tal proposito il sindaco Alberto Santucci, intervistato da TeverePost, non ha dubbi sull’importanza dell’uso dei tamponi come principale deterrente al propagarsi del virus: “Ad oggi, a Badia si registrano 35 pazienti positivi ai quali si aggiungono tre deceduti. I casi riguardano principalmente il paese, ma anche alcuni residenti delle frazioni. Una di loro, aiuto cuoca al centro anziani, è risultata positiva al tampone. Grazie a questo controllo siamo riusciti a scongiurare un possibile contagio nei residenti della RSA, risultati tutti negativi. Per questo motivo tengo a ribadire che è assolutamente necessario eseguire i tamponi in via preventiva, e non quando si è già individuato un primo caso. Regione e azienda sanitaria hanno compreso questa necessità ed attualmente, grazie alla pratica del drive-thru, a Badia ne abbiamo eseguiti circa 170.”
Il primo cittadino fornisce inoltre importanti aggiornamenti sulle condizioni del suo vice Ivano Sensi e del medico di base, due tra i primi casi positivi riscontrati nelle scorse settimane: “Entrambi stanno bene, hanno concluso il periodo di isolamento ed ora saranno sottoposti a due diversi tamponi per verificare la negatività. Lo stesso vale per un nostro ingegnere comunale. Nel frattempo continuiamo a tenere sotto stretta osservazione le famiglie delle zone tra Badia e Ponte Presale, dove ha avuto origine il focolaio.”
Riguardo all’altra delicata questione degli approvvigionamenti, Santucci spiega che tutti i servizi essenziali per i cittadini sono garantiti: “L’ordinanza da me emanata la scorsa settimana, attiva fino al 16 aprile, ha fatto sì che Badia, comune montano e privo di importanti servizi, non venisse dichiarata zona rossa. Oggi i cittadini possono contare su scorte di prodotti alimentari e farmaci, che peraltro possono essere consegnati a domicilio. Con i nostri consiglieri, abbiamo inoltre svolto un’importante attività di distribuzione di mascherine nei luoghi strategici.”
Il sindaco rivolge infine un sentito ringraziamento a tutti gli enti, le associazioni e i privati cittadini che da giorni stanno garantendo il loro supporto. “In questi giorni così difficili è scattata una bella gara di solidarietà. Se oggi è possibile intravedere una luce in fondo al tunnel, è grazie a tutte le persone e le realtà che da giorni ci stanno sostenendo con ogni genere di aiuto. Un ringraziamento va ovviamente anche a tutti coloro che, a livello locale e nazionale, si stanno spendendo su tutti i fronti per arginare questa emergenza. Il modo migliore per sdebitarci nei loro confronti è quello di osservare le disposizioni e restare a casa.”