Sansepolcro, tenta il suicidio dopo violenta lite con il padre

Sarebbe stato quest'ultimo a salvare il figlio, che lo aveva precedentemente accoltellato

Un uomo di Sansepolcro, già agli arresti domiciliari per tentato omicidio e sequestro di persona, avrebbe tentato il suicidio dopo una violenta lite con il padre. Ne dà conto una nota del comando provinciale dei Carabinieri. I militari della compagnia di Sansepolcro, intervenuti in seguito a chiamata al 112 insieme al personale del 118, hanno constatato che l’uomo, definito “alcolista cronico”, “aveva deciso di togliersi la vita legandosi al collo uno spago, assicurato precedentemente a una trave del piano superiore della propria abitazione, per poi lasciarsi cadere”.

Secondo la ricostruzione, a salvarlo sarebbe stato il padre che “ vedendo il corpo del figlio penzolare è corso al piano superiore per tagliare lo spago”. Il padre appariva a sua volta “evidentemente sfigurato in volto – si legge nella nota dei Carabinieri – a causa dei diversi colpi subiti dal figlio che inoltre lo aveva anche accoltellato all’altezza della gola, procurandogli una ferita potenzialmente mortale”. Proprio la violenta lite, secondo i militari, sarebbe alla base del tentativo di suicidio.

L’autore del gesto è stato trasportato a Firenze con l’elisoccorso a causa di un politrauma cranico ed è stato deferito all’Autorità giudiziaria per lesioni aggravate dall’uso delle armi e maltrattamenti in famiglia.

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