Sansepolcro, respinta la mozione del M5S sui prodotti fitosanitari

Catia Giorni: “Non attuato il regolamento approvato nel 2018”. Passa invece all’unanimità il testo sui sentieri

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Zeynel Cebeci (CC BY-SA 4.0) - Link a fondo pagina

Oltre all’approvazione del bilancio consuntivo e del documento unitario per la ripartenza, il Consiglio comunale di Sansepolcro svoltosi tra lunedì e martedì ha discusso due mozioni presentate nelle scorse settimane dalla rappresentante del Movimento 5 Stelle Catia Giorni.

La prima chiedeva una più concreta attuazione del Regolamento comunale che era stato approvato dall’assise nell’aprile 2018 col voto favorevole di maggioranza, M5S e PD e quello contrario di FI e Lega. Secondo i 5 stelle locali, “dopo due anni non è stata effettuata alcuna attività di formazione al corpo di Polizia municipale in merito ai contenuti del regolamento, non risultano interventi né segnalazioni da parte di cittadini o associazioni gestite dal corpo di Polizia municipale e non risultano comminate sanzioni”. L’obiettivo del testo era quindi quello di impegnare la Giunta, “anche in vista dell’imminente inizio della stagione agricola, a mettere in atto da subito tutte le misure che possano portare all’attuazione del regolamento”, a partire da “formazione della Polizia municipale e informazione e sensibilizzazione dei cittadini”. Catia Giorni, illustrando la mozione, ha sottolineato il valore del regolamento come “strumento di pacificazione sociale” che era riuscito a “mettere d’accordo le associazioni di categoria degli agricoltori e gli ambientalisti”. La consigliera spiega che “è vero che c’è un ricorso contro il regolamento” (presentato da 15 agricoltori nello stesso 2018, cui ha fatto seguito un controricorso del Comune), “ma non è che se c’è un ricorso si blocca l’attività dell’ente. Il mio sospetto è che non si sia fatto niente perché non ci si crede fino in fondo, per paura di scontentare qualcuno”.

La capogruppo della forza di maggioranza Il nostro Borgo Francesca Mercati ha ribadito il grande lavoro fatto a suo tempo intorno al regolamento, cercando inizialmente di coinvolgere l’Unione dei Comuni e poi con un’opera di approfondimento e discussione che ha tenuto conto di due esigenze, “il diritto di tutti alla salubrità dell’ambiente e la tutela degli agricoltori, categoria economica che è anche la nostra identità culturale. I meriti del regolamento sono stati quelli di svolgere un ruolo di pacificazione sociale”, concorda Mercati con Giorni, “e di catalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica sul tema. Quindi, se oggi non sono state fatte segnalazioni significa che non sono state riscontrate violazioni, almeno non in modo massiccio”.

Marcello Polverini, consigliere del Partito Democratico e a sua volta imprenditore agricolo, ha sottolineato che il regolamento “fu un bel documento perché ricreava quel rapporto di fiducia tra le imprese agricole e ogni singolo cittadino. Artea ha fatto dei controlli sull’aria, sull’impatto dei prodotti usati nell’attività agricola e i dati parlano di un’oasi felice, non di un’area inquinata. Per i controlli, oltre alla Polizia municipale c’è il Corpo forestale, la Asl, Artea, tutte le varie associazioni ambientaliste che lavorano sul territorio. Se non ci sono state denunce è onore e merito degli operatori e del fatto che è cambiata anche la cultura in chi usa questi prodotti”. Dopo una breve nota polemica sulle tipologie di controlli che avvengono sui prodotti biologici, Polverini ha concluso sottolineando che “gli agricoltori hanno fatto anche grossi investimenti per cambiare le attrezzature e renderle meno impattanti, quindi non è il momento di soffiare sul fuoco”.

Tonino Giunti di Forza Italia ha invece puntato l’attenzione sulla necessità di fare educazione alimentare fin dalle scuole per sensibilizzare sul tema dell’alimentazione salutare, e riguardo alla mozione ha sostenuto che “i regolamenti non devono essere punitivi”. Alessandro Rivi della Lega, che aveva votato contro il regolamento, ammette che “il dibattito dell’epoca è stato forte e positivo e ha portato a un’evoluzione importante, anche in quegli agricoltori che magari rispettavano meno le regole facendo arrabbiare gli agricoltori bravi. Le aziende agricole continuano ad investire, e che non ci siano state segnalazioni è indicativo, visto che non siamo in un territorio non controllato. Il furbetto se c’è viene segnalato, ma enfatizzare la ricerca del furbetto”, ha detto, “è una forzatura, si dà un messaggio negativo”.

A chiudere gli interventi Andrea Laurenzi del PD, che ha annunciato il voto favorevole del gruppo dopo la dichiarazione di astensione di Polverini. Per Laurenzi “il tema meriterebbe un altro approfondimento rispetto a quello possibile in piena emergenza Covid, ma votare questa mozione è consequenziale al lavoro fatto sul regolamento. Non è accanimento”, dice, “ma significa arrivare in fondo: si fa lavoro culturale, si crea appartenenza e si devono anche rispettare le regole”. La mozione è stata quindi respinta con i voti favorevoli del M5S e, per quanto riguarda il PD, di Laurenzi e Andreini, quelli contrari di maggioranza e Lega e le astensioni di Forza Italia e del terzo consigliere del Partito democratico, Polverini.

Unanimità sui sentieri

La successiva mozione, illustrata sempre da Catia Giorni del Movimento 5 Stelle, riguardava la valorizzazione e la riqualificazione dei sentieri del territorio. Sottolineando gli scarsi investimenti dell’Unione dei Comuni che hanno portato molti tratti a versare in condizioni non ottimali, il documento puntava a impegnare l’amministrazione a promuovere presso l’Unione dei Comuni la pianificazione e programmazione immediata degli interventi necessari e ad individuare un gruppo di lavoro sul tema all’interno del tavolo per la ripartenza.

Sull’argomento – dopo un intervento del consigliere Giunti sulla necessità di “ricreare un tessuto che può servire anche per il turismo” e di “eliminare l’emergenza idrogeologica, senza aspettare di agire sempre troppo tardi e con costi esorbitanti” – ha preso la parola per la maggioranza il consigliere Francesco Del Siena dei Democratici per Cambiare, che ha fatto un riepilogo degli interventi messi in atto negli ultimi tempi, come il rinnovo della convenzione con il Cai da parte dell’Unione dei comuni per la manutenzione dei sentieri della Valtiberina, che per 130 km interessano il territorio di Sansepolcro; l’aggiornamento della carta dei sentieri già rinnovata l’anno scorso con tratti ripuliti nell’ultimo anno, come il nuovo sentiero lungotevere Sansepolcro-Santa Fiora-Pieve, il sentiero dell’aviatore Hilton Brown e quello che collega l’eremo di Cerbaiolo al sentiero Gea; la ripulitura delle aree di sosta di Germagnano, Sambucheto, Aiaccia, fonte del Boncompagni, eremo della Casella. Del Siena ha poi aggiunto che “in futuro andremo a valorizzare quei sentieri che fanno parte delle aree interne, come il Sentiero natura che parte da Germagnano e il sentiero di Serra Battiroli. Altra cosa importante”, ha detto il consigliere che fa parte anche dell’assise dell’Unione dei Comuni, “è il recente bando della Regione sulla valorizzazione della montagna che può portare all’ente comprensoriale un finanziamento fino a un massimo di 200.000 euro con una compartecipazione del 10% per la riqualificazione dei sentieri. A breve”, puntualizza Del Siena, “ci sarà un tavolo per capire come presentare il bando”. L’esponente dei DPC ha infine parlato della messa in sicurezza del sentiero francescano con interventi tra cui la realizzazione di una passerella sul Tevere dalle Santucce a Gricignano, per “evitare di passare da una riserva naturale come l’Alpe della Luna a una zona industriale come Santa Fiora”. Il finanziamento, che non richiede compartecipazione da parte dei Comuni, “dovrebbe arrivare ad autunno 2020, con la possibilità di svolgere i lavori fino al 2022”. A seguire, la votazione della mozione presentata dal Movimento 5 Stelle si è conclusa con l’approvazione all’unanimità dei presenti.

Immagine di Zeynel Cebeci (CC BY-SA 4.0)

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