Nuova svolta nella complessa vicenda del restauro dell’Assunzione e Incoronazione della Vergine di Raffaellino del Colle. Con la delibera di giunta n.74 dello scorso 16 aprile, l’amministrazione comunale di Sansepolcro ha infatti approvato lo schema di convenzione con la Soprintendenza per il restauro definitivo dell’opera. Lo stesso atto sancisce ioltre la costituzione del Comitato scientifico e la direzione dei lavori, che saranno coordinati dall’attuale soprintendente, dott. Andrea Muzzi. Il dipinto, realizzato tra il 1526 e il 1527 e custodito al Museo Civico “Piero della Francesca”, sarà dunque definitivamente ripristinato dopo che da Arezzo, sei anni fa, fu disposta l’interruzione dei lavori per una serie di criticità emerse nel corso delle prime operazioni.
A ricostruire con precisione le dinamiche di questa annosa questione, lo scorso gennaio in sede consiliare, fu l’assessore alla cultura Gabriele Marconcini. “A detta degli esperti, l’ultimo intervento avrebbe comportato un’alterazione dell’opera – spiegò l’assessore in risposta all’interpellanza della consigliera Andreini – Il restauro fu pertanto sospeso dalla Soprintendenza il 26 gennaio 2015; a settembre di quell’anno l’Istituzione Biblioteca e Museo sollecitò la ripartenza delle opere, ma nel marzo 2016 da Arezzo fu precisato che «le operazioni sin qui eseguite si sono spinte oltre i presupposti enunciati nella pratica di autorizzazione dei lavori, adottando un principio di ‘ripristino’. Le attività di restauro potranno essere riprese sulla base di un nuovo progetto, che dovrà essere sottoposto all’attenzione di questo Ufficio».”
Lo stesso assessore, recentemente contattato dalla nostra redazione, ha quindi illustrato nuovamente i dettagli della storia, comprese le novità relative all’atteso sblocco delle operazioni: “In giunta abbiamo approvato uno schema di convenzione con la Soprintendenza per procedere con il restauro. L’opera in passato era stata interessata da un precedente progetto di recupero che, dopo aver fatto affiorare delle criticità, non aveva avuto modo di concludersi. Dopo essere rimasta qualche anno all’interno del Museo Civico in una condizione di non visibilità per il pubblico, nel 2018 il dipinto è stato trasferito presso locali della Soprintendenza di Arezzo per procedere alla definizione un nuovo progetto di restauro.”
“Oggi, dopo una prima fase di studio e diagnostica, siamo finalmente arrivati a definire uno schema per poter approntare un intervento di recupero dell’opera – afferma Marconcini – Per garantire la massima tutela della stessa, all’interno della convenzione è stato definito un comitato scientifico di studiosi ed esperti che seguiranno scrupolosamente l’avanzamento dei lavori. Siamo soddisfatti di quanto siamo riusciti a definire perché questo progetto oltre che a permetterci di recuperare una tavola di grande valore artistico, ci ha consentito di stringere una proficua collaborazione con la Soprintendenza e con alcuni studiosi autorevoli che avranno un’occasione in più per legare il loro prezioso operato al nostro territorio.”