In attesa che il concerto dello Slam Sound Quartet di domani sera vada a chiudere il ciclo di iniziative dedicate al cinquecentenario della Diocesi e della proclamazione a città, ieri a Sansepolcro si sono tenute una serie di solenni celebrazioni organizzate dalle autorità religiose e civili del territorio per ricordare quel 17 settembre 1520 nel quale il Borgo ottenne da Papa Leone X il tanto ambito titolo.
La giornata è stata aperta dalla con la Messa celebrata dal vescovo diocesano monsignor Riccardo Fontana. Alla funzione hanno preso parte i canonici e le autorità civili e militari del territorio. Successivamente si è svolta l’inaugurazione della mostra “…l’impresa de farce la nostra terra ciptà…”, organizzata dall’Archivio Storico Diocesano di Sansepolcro e allestita nel salone del Palazzo Vescovile. Sono 24 i pezzi che fanno parte dell’esposizione, che raccoglie documenti relativi all’origine della città e alla vita diocesana sviluppatasi tra 1520 e 1986 tra cui, per la prima volta, le lettere con le quali papa Leone X comunicò al popolo e al vescovo eletto l’istituzione della diocesi. A seguire, una galleria fotografica dei principali cimeli in mostra.
I festeggiamenti si sono quindi conclusi con il Consiglio comunale convocato in via straordinaria alle 18 dall’amministrazione. A Palazzo delle Laudi, insieme ai membri dell’amministrazione biturgense, anche Franco Dori, primo cittadino di Sestino, e Mario Scarscelli, funzionario del Comune di Città di Castello. Le autorità religiose erano rappresentate da monsignor Fabrizio Vantini, vicario della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. L’assemblea, aperta dal saluto dell’assessore alla cultura Marconcini e chiusa dall’intervento istituzionale del sindaco Cornioli, ha visto la presentazione di una relazione storica del professor Andrea Czortek, direttore dell’Archivio Diocesano e autore con Francesca Chieli del volume La nascita di una diocesi nella Toscana di Leone X: Sansepolcro da borgo a città.