Sono passate più di due settimane dall’annuncio ufficiale della candidatura a sindaco di Sansepolcro di Laura Chieli. In questi giorni si è parlato molto delle trattative politiche che ruotano attorno alla corsa a Palazzo delle Laudi dell’insegnante 49enne, ma anche di quello che è il nuovo progetto civico che ruota attorno al suo nome, ossia il gruppo di lavoro Sansepolcro Futura.
Questo “laboratorio di idee”, così come è stato definito dagli stessi membri del progetto, sta organizzando vari confronti con la popolazione al fine di individuare tematiche e spunti destinati a tradursi in proposte per la città in vista della chiamata alle urne di autunno, ma non solo.
Per comprendere meglio le attività portate avanti dal gruppo e le prospettive per il futuro, TeverePost ha incontrato due membri di Sansepolcro Futura: sono Meri Torelli, attuale consigliera di maggioranza nel gruppo “Il Nostro Borgo” e presidente dell’associazione Le Centopelli, e Stefano Gallai, storico dipendente del Comune di Sansepolcro oggi in pensione.
Quando è nato il progetto Sansepolcro Futura e perché
MT: Non c’è una data vera e propria. Possiamo dire che Sansepolcro Futura è nata ufficialmente in concomitanza con l’annuncio della candidatura a sindaco di Laura Chieli, ma in realtà già da tempo c’erano delle persone che si erano attivate per supportare questa ipotesi con un progetto civico e trasversale che potesse andare oltre a quelli che erano i partiti classici.
Di cosa si è occupato il laboratorio in queste prime settimane di vita
MT: Premetto che negli incontri svolti fino ad oggi è stato bello vedere come siano sempre di più le persone che chiedono di prendere parte al confronto. La gente si avvicina da sola e questo ci porta ad organizzare vari incontri settimanali, ai quali aderiscono persone che appartengono al mondo della cultura, dell’associazionismo e del sociale. Di politica si parla poco, quasi per niente, favorendo invece un’attività di ascolto. Le persone espongono i loro problemi e noi cerchiamo di recepire i vari spunti. Noi impariamo tanto da queste cose, perché effettivamente questo gruppo è nato per affrontare i problemi che ci sono nel paese partendo dal basso, dalla persona, dai problemi di tutti i giorni. L’obiettivo è sviluppare un qualcosa che non dovrà concludersi con le elezioni, anzi: questo sarà un progetto con una prospettiva almeno decennale che vorrà portare avanti le proprie battaglie per la città. Siamo un gruppo di lavoro indipendente dalla politica.
SG: Ho appreso della candidatura di Laura attraverso gli organi di stampa. Essendo uno degli ultimi arrivati, ho avuto modo di prendere parte solo a un paio di occasioni di incontro nelle quali c’è stato un confronto costruttivo con esponenti di associazioni culturali e volontariato. Questo mi ha dato modo di comprendere alcune problematiche che conoscevo soltanto da tecnico. Sto riuscendo a vedere le cose sotto una luce differente.
Quali input sono arrivati dalle persone che hanno aderito al progetto?
SG: Sono rimasto stupito da molte delle cose di cui si è parlato. Un rappresentante di un’associazione che opera nel sociale, ad esempio, ci ha confessato candidamente le sue difficoltà nell’ottenere risposte dalla pubblica amministrazione, anche quando si sarebbe accontentato di un semplice incoraggiamento. Anche nel campo della cultura, mi ha molto colpito la creatività di alcuni concittadini che hanno elaborato una serie di iniziative e proposte degne di nota. È proprio attraverso questo approccio, in realtà, che si produce “politica” nel vero senso della parola. Stiamo costruendo un progetto pluriennale per la città che esula dal partitismo, ma la politica ci interessa eccome. Non ci poniamo il problema di asfaltare la buca domani, ci preoccupiamo di dare a Sansepolcro una ricchezza che faccia vivere bene figli e nipoti.
Il laboratorio si evolverà in una lista civica? Gli spunti che state raccogliendo contribuiranno alla stesura di un programma in vista delle elezioni?
MT: Sicuramente diverse tematiche che emergono da questi incontri verranno usate per realizzare un programma e certamente l’obiettivo sarà quello di costruire una lista. Alcuni membri dei gruppi di lavoro verranno sempre più coinvolti nelle varie iniziative, fino ad avere un ruolo attivo nel progetto. Tuttavia quando parliamo con i nostri interlocutori non ci spingiamo in promesse. Soprattutto in questa fase, siamo persone che ascoltano e che vogliono conoscere i problemi degli altri. Siamo lontani dai partiti, ma anche perché vogliamo che siano gli altri a confluire da noi. Il programma che nascerà dal lavoro di questi mesi dovrà essere un richiamo per chi vorrà unirsi a noi.
In quale momento e perché avete deciso di supportare la maestra Chieli?
MT: Conoscevo già Laura, seppure marginalmente, ma l’ho sempre stimata. Ho avuto modo di incontrarla e di scoprire le sue idee. Il progetto mi è piaciuto anche perché caratterizzato da una trasversalità che vuole guardare esclusivamente al bene del cittadino. Da persona che ha già avuto un’esperienza amministrativa, ritengo inoltre che sia una persona che può davvero portare una ventata di aria fresca. Non fa parte di ingranaggi partitici e sono certa che il suo entusiasmo potrà davvero contribuire alla crescita della comunità. Un nome nuovo, accompagnato da tante persone nuove, che sono certa saprà mettersi realmente al servizio della città.
SG: Sono entrato in contatto con lei tramite un comune amico e devo dire che questo progetto ha subito catturato la mia attenzione. Tutto questo, dopo una vita passata senza alcuna tessera e senza essere coinvolto in forme di aggregazione politica se non a livello tecnico. Sarebbe fantastico se questo entusiasmo si traducesse in concretezza e possibilità di risolvere i problemi storici della nostra città.
Da tempo il nome di Laura Chieli è accostato alle forze del centrodestra. Avete preso parte ai tavoli politici?
MT: Personalmente sono stata invitata a vari tavoli politici, non solo a quello che dovrebbe appoggiare Laura Chieli. Ho parlato un po’ con tutti e onestamente non ho mai trovato quello che stavo cercando. In questo progetto, proprio perché lontano dai partiti e dalle logiche tradizionali, ho trovato ciò che più mi identifica, ovvero la possibilità di lavorare senza sentirmi affibbiata a questa lista o a quel partito, nell’esclusivo interesse della città e del nostro futuro. Detto questo, siamo ragionevolmente fiduciosi che al più presto si possa formare una coalizione coesa e compatta. Sempre per l’interesse pubblico e il bene della nostra città.