Sansepolcro Futura: “Da Laura Chieli una proposta amministrativa in continua evoluzione”

Meri Torelli, Stefano Gallai e Claudio Boncompagni raccontano il percorso di crescita della lista civica a sostegno dell'insegnante biturgense

Sansepolcro Futura è una delle due liste che assieme a Fratelli d’Italia sostiene Laura Chieli nella sua corsa alla carica di sindaco. Abbiamo incontrato tre candidati della neonata lista civica: sono Stefano Gallai, Claudio Boncompagni e Meri Torelli, quest’ultima capolista e reduce da cinque anni come consigliera di maggioranza nell’amministrazione Cornioli. La nostra conversazione di gruppo è partita proprio esaminando assieme lei le differenze riscontrate fin qui nelle sue due esperienze in politica. Dopodiché abbiamo cercato di raccontare il percorso di crescita di questa lista civica, nata a suo tempo come laboratorio di idee per favorire il confronto tra i cittadini e raccogliere input per un nuovo progetto amministrativo.

Un giudizio sulla campagna elettorale 2021 e le differenze rispetto a quella del 2016

MT: La differenza sostanziale è che nel 2016 si veniva da un momento di stanchezza verso i partiti, mentre adesso i partiti hanno ripreso voce. L’esperimento che è stato fatto con Cornioli è a mio avviso irripetibile, poiché è riuscito a comprendere una serie di sensibilità politiche che andavano dall’estrema sinistra alla destra, un’esperienza unica nel suo genere che ha saputo incuriosire e coinvolgere i cittadini. Credo anche che ci sia più cattiveria in questa campagna, con giudizi e accuse dirette alle singole persone e candidati. Nel 2016 c’è stata a mio avviso più tranquillità, poiché larga parte dei cittadini vedeva forse in Cornioli una nuova ancora di salvezza per il futuro. Ora una buona parte dei protagonisti di quell’esperienza si trovano sparpagliati nelle varie coalizioni, e forse anche per questo c’è maggiore risentimento. Sono comunque fiduciosa nel buon senso di tutti, soprattutto in questi giorni caldi che ci aspettano.

Sansepolcro Futura si è presentata alla città a inizio estate. Come stanno rispondendo i cittadini al vostro progetto?

SG: Dall’inizio della nostra esperienza è stato interessantissimo avvicinarsi ad ogni categoria di persone. È stato bello affrontare con i nostri concittadini la creazione quotidiana del programma politico di Laura, che lei chiama “proposta amministrativa” per Sansepolcro, ma che io definirei un vero e proprio dono alla città. Stiamo assistendo ad un’esperienza che vede un’insegnante concepire un progetto per Sansepolcro da lei stessa integrato ed aggiornato ogni giorno dopo ogni confronto con ogni categoria di cittadini. Un lavoro lunghissimo, che prosegue anche adesso nonostante sia tutto pronto.

Quali saranno le vostre attività prioritarie in caso di ingresso in Consiglio comunale?

CB: Premesso che più candidati ci sono e più c’è garanzia di rappresentanza dei cittadini in Consiglio, la differenza tra Laura e gli altri è la sua capacità di comprendere le necessità della comunità, scendendo a sentire le istanze della base, e questo sarà un elemento fondamentale nelle nostre attività. Nel mio caso specifico, da insegnante in pensione, c’è un tema che mi sta particolarmente a cuore, ossia i giovani: vorrei provare a creare delle opportunità per le nuove generazioni, nella speranza che possano finalmente affondare le radici al Borgo con serenità. Creare e formare persone e professionalità per poi vederle lasciare Sansepolcro è la più grande frustrazione.

Qual è la prima cosa che dovrà fare Laura Chieli in caso di vittoria?

MT: Assieme a Laura abbiamo elaborato una serie di obiettivi a breve, media e lunga scadenza. C’è immediato bisogno di fare ripartire l’economia, soprattutto nel centro storico, ma anche le stesse scuole, vedi quelle professionali che oggi sono in difficoltà. Dobbiamo cercare di bloccare questa deriva sul lavoro, sull’istruzione, sulla sanità e sul sociale che sono le cose più importanti. Parlando con i nostri cittadini, poi, Laura ha proposto un programma con tanti punti chiave per il centro storico, uno su tutti le “botteghe artigiane” per creare un collegamento con l’industria. Dovremo anche guardare alla sanità in modo diverso, dove oggi siamo visti come clienti di un’azienda e non come pazienti, dove i cittadini possano interagire localmente. Le carenze tra paziente e servizi devono essere colmate. A ruota segue il sociale: ultimamente tante, troppe famiglie sono costrette a chiedere aiuti per andare avanti.

A pochi giorni dalla chiamata alle urne, vi sentite di fare un pronostico sull’esito del voto del 3 e 4 ottobre? Secondo voi ci sarà un ballottaggio e tra chi?

SG: È ovviamente difficile dare una risposta precisa, per la quale bisognerebbe analizzare lo scenario combinando più prospettive. Conosciamo bene i numeri delle passate consultazioni, ma c’è anche un altro valore da non sottovalutare, ossia gli astenuti e gli indecisi. Tutta la partita si giocherà sulla decisione finale di voto delle persone che stanno ascoltando e si pongono delle domande. Se dovessi valutare le persone a mio avviso più efficaci su questo fronte direi forse Chieli e Giorni, se dovessi dare un giudizio sull’essere accattivante, Laurenzi in questo è molto scaltro, così come se dovessi giudicare la capacità di convogliare consensi più variegati direi forse Innocenti. Ci sono le prospettive perché quasi tutto possa succedere. La sola certezza che c’è ad oggi è che la scissione in seno al centrodestra ha trasformato una vittoria quasi sicura in qualcosa di indefinibile.

CB: Credo che pur vivendo un brutto momento storico, le ragioni che riguardano il proprio intelletto e senso critico questa volta prevalgano sugli egoismi del proprio tornaconto. È logico che il sogno è che Laura vinca, fermo restando il mio rispetto per tutti gli altri. Però questa volta la gente non può mancare di partecipare, perché è solo così che può contribuire alla risoluzione dei suoi stessi problemi.

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