Il 30 luglio scorso l’amministrazione comunale di Sansepolcro ha sottoscritto un protocollo di intesa che va a formalizzare la collaborazione dell’ente con l’Università La Sapienza di Roma. In particolare l’accordo stipulato è con Digilab, Centro Interdipartimentale di Ricerca dell’ateneo. Un soggetto che afferisce alla Sapienza ma che si occupa nello specifico della valorizzazione del patrimonio storico culturale e artistico attraverso la tecnologia. Alla firma dei documenti hanno presto parte l’assessore biturgense alla cultura Gabriele Marconcini e il professore Giovanni Ragone, ordinario di “Sociologia dei processi culturali e comunicativi” e fondatore di Digilab, assieme al suo collaboratore Enzo Patierno.
L’obiettivo principale della collaborazione, della durata di tre anni con possibilità di proroga, è quello di lavorare per la creazione di ulteriori canali per la valorizzazione della cultura a Sansepolcro e in Valtiberina. L’accordo prevede nello specifico che possano essere realizzate attività formative o di ricerca e servizio relative a eventi o sistemi che favoriscano la fruizione del patrimonio culturale per cittadini e turisti, progetti di valorizzazione dei beni culturali, partecipazione a progetti europei nazionali e regionali, accordi con terze parti per la realizzazione di progetti ed eventi di livello nazionale ed internazionale.
Ma quali sono i contesti e gli scenari nei quali questa collaborazione potrà effettivamente concretizzarsi? A spiegarlo a TeverePost è lo stesso assessore Marconcini che illustra il primo importante ambito nel quale vi potrà essere un contributo fattivo da parte dell’ateneo: “Nel nostro territorio è particolarmente ampio il ventaglio di proposte nelle quali potranno avere luogo certi interventi. Dalla digitalizzazione dei dati storici archivistici fino ai corsi e progetti di formazione fino al miglioramento della fruizione dei beni culturali, sia materiali che immateriali”. Come annunciato in conferenza stampa, da parte dell’amministrazione “c’è l’intenzione di indirizzare gli sforzi iniziali sul Palio della Balestra, nella consapevolezza che anche certi eventi hanno un grande valore identitario e che, ancorché non siano visibili e tangibili, possono e devono essere valorizzati e presentati ai visitatori che vengono in città.”
Marconcini precisa che amministrazione e università focalizzeranno l’attenzione su questa storica manifestazione perché al momento “chi ha modo di visitare la città in un periodo diverso da quello in cui si tiene il Palio non ha la possibilità di vivere appieno questa esperienza. E quindi per farlo vorremmo realizzare nei prossimi mesi un percorso multimediale interattivo che possa restituire a tutti l’esperienza della Balestra con tutto il contorno che di solito anima il periodo delle feste del Settembre.”
Cosa servirà per mettere in piedi questa esperienza? “Per realizzare questo progetto e gli altri che avvieremo – conclude l’assessore – avremo bisogno di coinvolgere anche altri soggetti e quindi lavoreremo come amministrazione anche per sviluppare partnership con soggetti pubblici e privati che potranno aiutarci a concretizzare questa preziosa collaborazione di durata pluriennale.”