Sansepolcro, controlli straordinari della polizia nel centro storico

Impiegate anche unità cinofile. I dettagli in una nota stampa della Questura di Arezzo: “Attività finalizzata al contrasto dei reati legati alla ‘malamovida’ e agli stupefacenti”

Circa 500 persone identificate ed oltre 20 esercizi pubblici controllati tra Arezzo e Sansepolcro. È questo l’esito di una recente operazione della Polizia di Stato che nella giornata di venerdì ha effettuato servizi straordinari di controllo del territorio nel centro di Arezzo e nella cittadina biturgense. Ad illustrare i dettagli delle attività è stata la stessa Questura aretina attraverso un comunicato stampa.

“L’operazione rientra nei servizi straordinari di controllo finalizzati al contrasto di reati legati soprattutto alla ‘malamovida’ e agli stupefacenti – si legge – I controlli sono stati realizzati anche con la partecipazione della Guardia di Finanza e della Polizia Municipale e si sono concentrati nelle zone del centro cittadino di Arezzo e nel centro storico di Sansepolcro, dove è stato impiegato anche un team di cinofili antidroga della Questura di Firenze.”

Dalla Questura spiegano inoltre come tali attività rientrino in una “strategia di più ampio respiro condivisa in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica ed adottata con il coordinamento operativo del Questore, sia per incrementare il livello di sicurezza effettiva, sia, in questo particolare momento storico, per monitorare l’osservanza della normativa di contenimento pandemico. Controlli specifici sono stati infatti effettuati nei locali pubblici oggetto di segnalazioni e lamentele da parte dei cittadini. Le verifiche con il team specialistico antidroga hanno invece riguardato le zone dove maggiormente ci sono state segnalazioni di spaccio di sostanze stupefacente.”

I controlli straordinari proseguiranno anche nelle prossime settimane con un potenziamento dei servizi su più fronti, e in particolare “ordine pubblico, contrasto alla criminalità, ma anche verifiche sulle mascherine e sul loro corretto utilizzo, specie nei luoghi di assembramento e lì dove è prevista la certificazione verde Covid obbligatoria.”

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