Rosalba Alberti: “La minoranza venga coinvolta di più”

La capogruppo della lista Adesso nel consiglio comunale di Sansepolcro fa il punto della situazione a quattro mesi dalle elezioni

Rosalba Alberti

Dalle elezioni amministrative dello scorso ottobre Rosalba Alberti rappresenta nel consiglio comunale di Sansepolcro la lista civica Adesso, tra le forze che avevano sostenuto la candidatura a sindaco di Andrea Laurenzi. L’abbiamo incontrata per fare il punto della situazione sull’attività della compagine e sui rapporti con le altre forze politiche.

Come procede il lavoro della lista Adesso?

Abbiamo costituito dei gruppi di lavoro con i quali ci riuniamo una o due volte alla settimana. Ogni persona competente nel proprio ambito ha individuato il suo gruppo di riferimento, all’interno del quale c’è un piano organizzativo e tematico da portare avanti. Abbiamo quindi iniziato affrontando i temi che avevamo inserito nel programma elettorale, come per esempio turismo e commercio, e al tempo stesso svolgiamo un lavoro concreto di confronto rispetto a quello che succede nel quotidiano a Sansepolcro. Siamo consapevoli di far parte della minoranza, però ci impegniamo per raggiungere i nostri obiettivi e fare in modo che le nostre proposte non restino in un cassetto. Il lavoro del gruppo è importante, perché non credo nel lavoro individuale. Naturalmente serve una regia che coordini, e al di là del mio ruolo di consigliere comunale, con Michele Gentili e Roberto Pancrazi abbiamo una buona regia su tutti i gruppi.

Che rapporto c’è con il resto della coalizione e con le altre forze in consiglio comunale?

Con il resto della coalizione c’è un rapporto collaborativo, ci incontriamo con il PD sia in preparazione dei consigli comunali sia per confrontare progetti e idee, rispetto a cui cerchiamo la condivisione. Siamo comunque gruppi distinti e ci teniamo all’individualità della nostra lista e delle persone che ne fanno parte. Riguardo alla maggioranza, come gruppo di minoranza non veniamo presi molto in considerazione. È legittimo che la maggioranza decida e porti avanti il proprio programma elettorale, ma secondo me una condivisione con la minoranza potrebbe fare la differenza. Ad esempio, non mi è piaciuto il fatto che quando è stato eletto il presidente del consiglio comunale la maggioranza non abbia neanche fatto il nome del loro candidato, Antonello Antonelli, così siamo andati a votare senza sapere quale fosse la loro proposta. Non è bello questo approccio secondo cui “siamo la maggioranza e la nostra scelta passerà in ogni caso”. Non riesco a capire perché non si riesca a fare un passo avanti costruttivo. Ci possiamo chiedere come avremmo fatto noi se fossimo stati in maggioranza: secondo me la differenza la fanno le persone, e c’erano le persone giuste che avrebbero potuto dare un segnale diverso in questo senso.

Come valutare i primi quattro mesi di attività dell’amministrazione comunale?

C’è un po’ di immobilismo, basta vedere che l’ultimo consiglio comunale c’è stato il 28 dicembre e il prossimo sarà il 28 febbraio [oggi, ndr]. Oltretutto all’ordine del giorno ci sarà il bilancio e da regolamento in quella seduta non possono essere presentate interrogazioni e mozioni. Il pnrr e i bandi non si fermano: non metto in dubbio che la macchina comunale sia al lavoro su questo tema, ma se l’orientamento è quello di fare i consigli comunali ogni due mesi noi veniamo esclusi del tutto. Insomma si vede poco una collaborazione concreta ed effettiva, e le stesse commissioni consiliari si stanno riunendo poco perché è stata imbastita una buona regia per coordinare e far partire il tutto. La partenza non c’è stata.

A livello personale com’è questa prima esperienza in consiglio comunale?

A livello personale è un’esperienza bella ed emozione, potrei dire “da brividi”. È importante sapere che ti trovi a rappresentare i cittadini che ti hanno votato. Mio padre mi ha sempre detto che quando si ha la responsabilità per decidere per gli altri lo si deve fare con competenza e serietà e allo stesso tempo con amore e con passione. L’ho perso l’anno scorso a giugno e quindi non ha visto l’esito delle elezioni, ma quando ha saputo che mi sarei candidata mi ha detto “mi piace perché sono sicuro che prenderai a cuore questo compito e se avrai dei progetti li porterai fino in fondo”. E poi a me Sansepolcro piace. A volte mi chiedono dove vorresti andare: sì, l’Italia è bella, il mondo è bello, ma a me piace Sansepolcro, ci sono attaccata e fare qualcosa per questa città e per la collettività lo trovo molto bello.

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