Si candida a sindaco di Città di Castello l’avvocato Roberto Marinelli, sostenuto nel suo progetto amministrativo da tre liste, Autonomi e Partite Iva, Lega e Marinelli sindaco. Prima esperienza politica per il professionista tifernate che si dice pronto a mettersi a disposizione della città e dei suoi abitanti. Nel suo programma spazio a rilancio economico, valorizzazione del centro storico e sicurezza.
Come mai la scelta di candidarsi a sindaco di Città di Castello?
Ho deciso di candidarmi a sindaco per mettermi a disposizione della città, dando un contributo concreto senza secondi fini. Voglio portare idee e progetti nuovi, garantendo a Città di Castello una condizione migliore di quella che ricopre oggi, sicuramente negativa sotto vari ambiti. È una città bellissima che ha grande potenziale, vedendola in queste condizioni da cittadino sento di dover fare qualcosa. Ho due figli che vivono la città come me, vedo che le esigenze che hanno sono di un certo tipo e le risposte, invece, sono di un altro.
Come valuta la frattura all’interno del centrodestra? Cosa ha portato a questa separazione?
Il dialogo c’è sempre stato, si è cercato di trovare una soluzione per far convergere tutti verso un’unica figura. La mia posizione è sicuramente un po’ diversa, sono un civico e non ho tessere. Non c’è stata possibilità di trovare un’unica soluzione, è un peccato perché il centrodestra unito avrebbe avuto un potere più forte. Ciò non toglie che l’interesse che ci accumuna è cambiare quella che è stata la gestione ultratrentennale della città, sono aperto a qualsiasi tipo di dialogo.
Ci saranno contatti futuri con l’altra coalizione?
È ancora prematuro da dire, io sono proiettato a mandare avanti la mia idea sperando che la gente capisca il perché della mia candidatura. Vediamo come va questo primo turno, lì capiremo gli scenari che si andranno ad aprire successivamente. Sono espressione del centrodestra, l’idea è quella di portare avanti gli interessi della coalizione che in parte rappresento.
Su cosa verterà il suo programma? Quali saranno le tematiche centrali?
Fra i temi a cui tengo c’è il rilancio dell’economia in una visione a 360 gradi. L’economia riguarda attività industriali e centro storico, ma anche turismo, agricoltura e digitalizzazione. Punto sul discorso della competenza, sono dell’idea che ogni settore debba essere trattato da persone che hanno una certa conoscenza. In ambito economico è quasi scontato dire che il centro storico deve essere rilanciato. Negli ultimi anni molte serrande si sono chiuse, dispiace sapere che i commercianti lamentano il fatto che non sono mai stati ascoltati. Vorrò coinvolgere i giovani, istituendo un punto ascolto in cui ci sarà la possibilità di portare idee, progetti e startup che verranno aiutate nel loro sviluppo iniziale grazie anche alla collaborazione di imprenditori. Verrà agevolato chi aprirà negozi e attività in centro storico. Un altro punto che mi interessa è lo scouting industriale, vogliamo rivolgerci a società che hanno interesse nel cercare nuovi imprenditori che possano essere interessati ad investire nel nostro territorio. Città di Castello ha un tessuto industriale importante, bisogna farsi sentire. Voglio puntare anche sul turismo, promuovendo ciò che può offrire la nostra città, rinforzando il rapporto anche con le frazioni e le zone limitrofe.
Come verrà gestita la campagna elettorale?
Ho la fortuna di aver incontrato persone molto competenti che mi stanno dando una grande mano, essendo estraneo fino ad oggi al mondo della politica. Grazie a loro siamo riusciti ad organizzare tutto ciò che è necessario, dal sito internet ai social. Abbiamo anche la nostra sede e organizzeremo incontri per poter ascoltare tutti, dai negozianti agli imprenditori ai rappresentanti delle associazioni.
Ha già in mente una futura squadra amministrativa? Quali saranno le prerogative?
Credo molto nel discorso della competenza, qualora dovessi essere eletto sindaco le persone avranno le competenze necessarie in base all’assessorato a cui verranno assegnate. Non assegnerò cariche solo in base ai voti. Ognuno deve trattare la materia che conosce e mettersi a disposizione per quello che sa. Non escludo anche di valutare la possibilità di inserire una figura che possa coordinare tutta la gestione dell’attività interne del comune, una sorta di supervisore.
Quale sarà il suo primo impegno se dovesse essere eletto sindaco?
Farò una fotografia della situazione in cui versa il comune per capire dove ci troviamo. Ci sarà un controllo mirato ad accertare la situazione generale, per partire poi con i progetti che abbiamo in mente. Un tema importante è il decoro urbano e, soprattutto, la sicurezza: è fondamentale cercare di gestire meglio alcune situazioni che si sono create negli ultimi tempi. Decoro della città e sicurezza saranno le prime due cose su cui punterò.