In vista delle elezioni amministrative a Sansepolcro abbiamo intervistato il consigliere comunale uscente della Lega Alessandro Rivi e il referente della sezione giovanile dello stesso partito Luca Ciavattini, entrambi candidati nella lista che riunisce il Carroccio con Forza Italia e che costituisce una delle compagini a sostegno di Fabrizio Innocenti.
Quali criteri hanno guidato la formazione della vostra lista?
Rivi: Con questa lista unica per Lega e Forza Italia, che peraltro si presenta anche in altri comuni, abbiamo cercato di creare una lista che fosse credibile, forte, diversificata, e in un certo senso anche di richiamare le forze del centrodestra che in maniera responsabile sostengono il governo Draghi. Anche in versione locale abbiamo messo assieme le energie in una lista composta per buona parte di persone giovani, che si stanno laureando oppure sono già laureate, anche in indirizzi di studi diversi. Allo stesso tempo però non si può fare un cavallo di battaglia della sola novità o della sola gioventù, ma dobbiamo conciliarle con l’esperienza di altre persone. Per questo ci sono donne e uomini di diversa estrazione, persone che hanno avuto esperienze amministrative e persone nuove ma che seguono il movimento politico da diversi anni. Pensiamo quindi che la lista sia rappresentativa di tante anime della città.
Il fatto che i principali partiti del centrodestra, Lega e Fratelli d’Italia, corrano separati in diversi comuni, tra cui Sansepolcro e la vicina Città di Castello, è condizionato dalle attuali dinamiche nazionali?
Rivi: Non ho gli strumenti né il quadro completo per poter dire che la situazione nazionale possa aver avuto ripercussioni su tanti ambiti locali che riguardano varie parti d’Italia. Per quello che conosco io, nella nostra dinamica locale non ci sono stati secondo me riverberi della situazione nazionale che stiamo vivendo, ma c’è stato quello che anch’io definisco un incidente di percorso, come lo ha definito Fabrizio Innocenti. Questo non cancella il percorso che era nato e, anche se ci ha portato in questa fase a delle strade diverse, mi sento di non rinnegare assolutamente i rapporti avuti in passato con l’intero centrodestra, e quindi anche con Fratelli d’Italia.
In diversi hanno notato che il segretario della Lega Salvini in queste settimane si è recato ben tre volte a Città di Castello senza mai raggiungere Sansepolcro. Qual è il motivo?
Rivi: Non c’è un motivo, purtroppo le agende politiche dei rappresentanti di caratura nazionale sono spesso influenzate da dinamiche che nonostante la vicinanza territoriale non portano a tappe che ci sembrano automatiche e naturali. Abbiamo comunque portato varie personalità che noi riteniamo di primo livello e ne porteremo altre per gli obiettivi che vogliamo raggiungere a Sansepolcro. Abbiamo avuto il ministro Giorgetti, la presidente Tesei, il sottosegretario Tiziana Nisini, Susanna Ceccardi, e con tutti abbiamo effettuato incontri per aree tematiche. In ogni caso il segretario Salvini sicuramente è ben accetto, tra l’altro spero che a breve ci siano belle sorprese in questo senso.
Il consenso ottenuto in Valtiberina dal centrodestra alle elezioni regionali dello scorso anno come può tradursi nelle attuali elezioni amministrative?
Ciavattini: Il risultato ottenuto alle regionali è dovuto al fatto che questo territorio negli ultimi anni è stato abbandonato dalla classe dirigente regionale, quindi dal Pd. È stato un voto di riscossa che ha dimostrato che questo territorio vuole tornare ad assumere la centralità che ha perso. Un voto locale però è sempre diverso da un voto regionale e nazionale, perché nel locale entrano in gioco le persone, il mondo associativo della città e tanti altri fattori. Quindi non posso dire che potremo confermare il 51% delle regionali, però anche se siamo divisi il centrodestra si presenta sempre forte.
Tra le cose che dovrà fare la prossima amministrazione, qual è un progetto concreto che ritenete particolarmente importante?
Ciavattini: Credo che sia prioritario incrementare il turismo e incentivare la cultura. Negli ultimi anni in Valtiberina non si è incentivata più di tanto la cultura, in particolare è da anni che non vengono effettuate né ricerca né valorizzazione. La Valtiberina presenta delle eccellenze archeologiche uniche in tutto il centro Italia e possiamo dire anche in Europa. Se adeguatamente studiate e valorizzate potrebbero creare un introito notevole per tutta la comunità, in particolare nelle aree più periferiche, quindi le frazioni, che ospitano centri archeologici importanti come quello del Trebbio. Lì anni fa sono stati effettuati degli scavi rilevanti ma non sono proseguiti e non si è potuto creare un museo, una ricerca ad hoc, dei convegni specifici su quel sito. Inoltre, sempre andando a creare ricerca e valorizzazione, possiamo mettere la Valtiberina in connessione, quindi collegare Sansepolcro con i comuni limitrofi, da Anghiari a Monterchi ma anche Città di Castello, per poi spostarsi su un’area più ampia. Il nostro impegno nei prossimi anni sarà appunto dedicato a creare dei circuiti ad anello che facciano fermare il turista non più solo poche ore, portando attività, nuove scoperte, nuove mostre di portata locale che spingano il visitatore a scoprire il territorio partendo da Sansepolcro per poi allargarsi a tutta la Valtiberina. Penso che solo così la città possa veramente tornare centrale in ambito turistico e culturale.
Qual è un valore aggiunto del vostro progetto rispetto alle altre coalizioni?
Rivi: Secondo me la forza prioritaria principale della nostra coalizione è sicuramente la figura di concretezza e di garanzia del candidato sindaco Fabrizio Innocenti. La sua candidatura è molto forte, e per quanto come diceva Luca il voto regionale sia diverso da quello locale, con la persona giusta e con una buona squadra quel risultato può essere confermato. Quindi in virtù della divisione sarà probabilmente difficile andare al 51% e vincere al primo turno, ma penso che il risultato sarà comunque ottimo e nella fase di ballottaggio sarà premiata la nostra natura di centrodestra, fatta di concretezza e buoni programmi. Credo infatti che abbiamo un programma che a differenza di quello degli altri emerga per la serie di cose chiare, precise e pragmatiche che vogliamo mettere in campo. Inoltre nella coalizione abbiamo una serie di persone con esperienze amministrative insieme a forze nuove, quindi abbiamo la giusta proporzione di quello che serve per ripartire subito, come recita il nostro slogan. Si può dire che anche il Pd abbia queste carte, nel senso che anche nella coalizione del centrosinistra ci sono persone con esperienza amministrativa. C’è soltanto da ricordarsi che proprio quella classe dirigente locale, provinciale e regionale ha distrutto il territorio negli ultimi anni.