“Riattivare la mammografia all’ospedale di Sansepolcro”: l’appello della Lega

Dopo l’interrogazione nell’ultimo Consiglio comunale, il Carroccio torna sul tema con una nota congiunta di Casucci e Rivi dove si annuncia una mozione imminente

L'ospedale di Sansepolcro

“Riteniamo fondamentale ed urgente che all’interno dell’ospedale si riesca ad individuare una collocazione per l’effettuazione degli screening mammografici”. Dopo l’interrogazione discussa nell’ultima assise consiliare della città di Piero, la Lega torna nuovamente sulla questione della mammografia all’ospedale della Valtiberina. In una nota congiunta del consigliere regionale Marco Casucci e del consigliere comunale Alessandro Rivi, il Carroccio sottolinea come l’assenza di questo prezioso servizio presso la struttura ospedaliera di Sansepolcro rappresenti una carenza grave.

“Attualmente tali esami non vengono effettuati in Valtiberina – si legge – Il camper mobile non è operativo e quindi le persone devono necessariamente spostarsi altrove. Il tutto in un contesto particolarmente difficile, dove tra l’altro è stata più volte richiamata la necessità di limitare al minimo i movimenti fra comuni. Non è accettabile che il tutto venga collegato alla realizzazione di una futura nuova radiologia alla fine dell’emergenza Covid. Riteniamo che si debba porre velocemente rimedio a questa mancanza, pertanto abbiamo predisposto due distinti atti per sollecitare appieno chi di dovere.”

Come riportato nel nostro resoconto dell’ultimo Consiglio comunale, l’assessore alla sanità Paola Vannini aveva risposto all’interrogazione di Rivi spiegando che “Il punto di mammografia dovrebbe essere posizionato in quella che sarà la nuova sede della radiologia, nei locali dell’ospedale di comunità. Lo spostamento è stato rimandato perché quell’area è attualmente destinata all’accesso del pronto soccorso Covid, speriamo a tempo”. Per Rivi, l’assessore “ha fatto chiaramente capire che la questione non sarà, appunto, di così immediata risoluzione e quindi auspico che la mozione presentata dal consigliere Casucci, possa riuscire a sbloccare la situazione.”

“Capiamo perfettamente che l’emergenza coronavirus obblighi a determinate scelte – concludono i consiglieri – ma non possiamo dimenticare che permangono altre patologie e che i cittadini devono, comunque, essere messi nelle migliori condizioni quando hanno bisogno di assistenza sanitaria.”

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