“Riaprire la ex Tiberina 3Bis”, presentata una mozione in Regione

L’atto è stato presentato dai consiglieri FdI Veneri e Capecchi dopo che il tema era già stato discusso in un’interrogazione: “Avviare subito un’interlocuzione con Anas”

La E45 tornerà ad essere oggetto di discussione nella prossima seduta del Consiglio regionale toscano. A renderlo noto sono i consiglieri di Fratelli d’Italia Gabriele Veneri e Alessandro Capecchi attraverso una nota congiunta nella quale si annuncia la presentazione di una mozione sul tema.

L’atto è stato firmato da entrambi i consiglieri con l’obiettivo di puntare nuovamente i riflettori sulle condizioni precarie della superstrada e sull’assenza di viabilità alternativa nella tratta al confine tosco-romagnolo. “Non siamo affatto soddisfatti delle mezze risposte pervenute dalla Regione all’interrogazione depositata in merito allo stato disastroso della E45 e alla necessaria riapertura dell’ex Tiberina 3bis – commenta il consigliere aretino Veneri, primo firmatario – Con questa mozione vogliamo impegnare la Regione ad avviare un’interlocuzione con Anas in modo da riuscire a mettere in sicurezza una volta per tutte questa arteria fondamentale.”

Il consigliere Capecchi, vicepresidente della commissione Infrastrutture e sottoscrittore dell’atto proposto dal collega aretino, ha inoltre depositato una richiesta di audizione di Anas in commissione: “Chiediamo la presentazione di un cronoprogramma dei lavori previsti e in corso sulla E45 e la garanzia di una viabilità alternativa. Per fare questo è necessario riaprire al traffico la ex Tiberina 3bis e sapere quanto ancora dureranno i lavori di Anas prima di poter tornare a fruire questa strada.”

Nella parte conclusiva del comunicato, entrambi i consiglieri sottolineano infine come la Regione debba dare “risposte certe e veloci, oltre ad attivarsi per garantire un percorso sicuro ai cittadini ed evitare disagi e pericoli agli automobilisti. La E45 è priva dei minimi standard di sicurezza nonostante si tratti di un asse viario strategico che collega la Toscana all’Emilia Romagna. È necessario prenderne atto ed attivarsi di conseguenza.”

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