Un altro luogo di riferimento della cultura locale torna nuovamente a disposizione della comunità. Sabato 20 giugno a Sansepolcro riaprirà ufficialmente lo Spazio Bernardini-Fatti della Vetrata Antica e Contemporanea, più conosciuto come Museo della Vetrata. Questo suggestivo museo, situato nella vecchia chiesa di San Giovanni Battista in via Giovanni Buitoni 9, offre a cittadini e visitatori la possibilità di ammirare l’arte della vetrata in tutto il suo splendore. Qui dentro sono custodite le opere di artisti di fine ottocento e inizio novecento, assieme ad una raccolta di tavole a colori, bozzetti, testi e incisioni di fine Settecento, raffiguranti le vetrate di Chantilly su disegni di Raffaello.
A gestire questi spazi è l’associazione DiVetro, che ogni due anni in estate organizza nella città di Piero una biennale d’arte con opere e artisti provenienti da tutta Italia. Quest’anno, purtroppo, la manifestazione è stata inevitabilmente rinviata a causa del coronavirus. La responsabile dell’associazione Antonella Farsetti ha spiegato tutti i dettagli dell’edizione che avrebbe preso il via proprio in questi giorni, illustrando inoltre le prossime attività in programma al Museo della Vetrata.
“Il museo riapre con il consueto orario di sempre, ossia dal mercoledì alla domenica mattina dalle 10 alle 13. Gli spazi saranno ovviamente delimitati secondo le disposizioni previste dalla legge. Saranno possibili le visite guidate e le dimostrazioni di lavorazione del vetro per piccoli gruppi organizzati, sempre nel rispetto delle regole per la sicurezza. La nostra associazione si sta dando molto da fare per far sì che lo spazio della Vetrata possa diventare un punto di riferimento per la comunità locale, soprattutto in questo anno complicato per il turismo. Vogliamo inoltre offrire alle persone rinunceranno alle vacanze l’opportunità di riscoprire i tesori di casa propria.”
Riguardo al rinvio della Biennale e ai prossimi progetti in cantiere, Farsetti ha spiegato che “L’edizione di quest’anno avrebbe visto una serie di importanti novità. Su tutte, il coinvolgimento di Casa di Piero e la partecipazione di maestri vetrai muranensi con delle dimostrazioni dal vivo. Visto che avremmo inaugurato lo stesso giorno del Festival dei Cammini, avevamo inoltre messo in piedi una partnership con Progetto Valtiberina che avrebbe portato i ragazzi di un liceo di Milano a partecipare ad alcuni laboratori con noi e con lo studio dell’architetto Gori. In attesa di poter organizzare nuovamente la rassegna, il fatto che questa fosse cresciuta con coinvolgimento di scuole e botteghe di eccellenza italiane ci ha dato comunque soddisfazione.”