Il report giornaliero trasmesso dalla Usl Toscana Sud Est comunica la presenza di 12 nuovi casi di coronavirus nella provincia di Arezzo. I nuovi positivi nella macroarea sono in tutto 19, con 7 casi nel Senese e zero nel Grossetano. I casi aretini riguardano principalmente cittadini residenti nel Valdarno e nel capoluogo.
Nella Valtiberina Toscana non si registrano nuovi positivi, sebbene da alcuni giorni i sindaci e gli amministratori di alcuni comuni stiano lamentando una serie di complicazioni e rallentamenti riguardo alla comunicazione dei risultati dei tamponi da parte dell’azienda sanitaria.
L’azienda ha spiegato che i tamponi eseguiti sono oltre 7.000: alcune urgenze sono maggiori rispetto ad altre e questo ha creato qualche imprevisto. Domani, per l’appunto, dovrebbe essere la giornata in cui il flusso di trasmissione dati sarà riportato alla normalità e le informazioni tornerebbero ad essere comunicate in modo regolare.
I commenti
L’assessore alla Sanità Paola Vannini ha spiegato ai nostri microfoni che il Comune di Sansepolcro sta attenendo il risultato degli ultimi tamponi effettuati con la modalità drive-thru: “I controlli che vengono fatti in ospedale sono refertati nel giro di poche ore, invece quelli del territorio hanno un percorso che è diventato un po’ troppo complesso. Lo abbiamo segnalato in tutte le maniere perché crea tutta una serie di disguidi e notizie che magari rischiano di essere poco attendibili, ossia comunicare assenza di nuovi casi quando in realtà potrebbe non essere così. Speriamo che anche questi ultimi controlli diano esito negativo.”
Anche il primo cittadino di Pieve Santo Stefano Claudio Marcelli, intervenuto successivamente, ha condiviso il pensiero dell’assessore aggiungendo nuove critiche all’attuale modello di trasmissione dati: “Siamo molto preoccupati per questo modo di operare, per questa modifica fatta in corsa che porta i tamponi del territorio ad essere analizzati presso un laboratorio di Firenze e che magari all’inizio, a quello che ci dicono, aveva promesso certi numeri che però non vengono fuori. Si lasciano le persone con il tampone in sospeso anche 8-9 giorni e questo non va assolutamente bene. Per questo ho scritto personalmente al direttore generale illustrando 2-3 episodi che spero servano da esempio per capire bene le situazioni. In questo momento ho firmato una lettera promossa dal sindaco di Arezzo diretta al presidente della Regione perché questo sistema di diffusione delle notizie riguardo ai tamponi non va bene. Ci tengono allo scuro dei dati e per venirne a conoscenza bisogna aspettare troppo. Ci deve essere più trasparenza e rapidità. Al nostro comune è stato detto che in questo momento c’è la privacy, ma secondo me in un momento come questo dovrebbe essere messa un attimo in secondo piano in tutela del nostro territorio.”