Ha suscitato dolore e commozione la morte di Gigi Proietti, maestro del teatro, del cinema e della televisione italiana, attore amato da tutti e personaggio di straordinario spessore, professionale ed umano. La sua è stata una carriera formidabile, caratterizzata da momenti che resteranno impressi nel cuore degli italiani, grazie alla sua capacità di far ridere e allo stesso tempo riflettere, grazie al suo modo di comunicare direttamente alla gente con un linguaggio ed un’eleganza unici.
Anche la Valtiberina ha avuto la fortuna di apprezzarlo dal vivo in un pomeriggio che resta indelebile per le tantissime persone presenti. Nel settembre del 2014 Proietti fu infatti ospite ad Anghiari nella giornata conclusiva del Festival dell’Autobiografia per ricevere il Premio Città dell’Autobiografia, dalle mani del fondatore Duccio Demetrio, della presidente Stefania Bolletti e di Riccardo La Ferla (al tempo Sindaco di Anghiari). Un pomeriggio intenso ed emozionante, un vero e proprio bagno di folla nella splendida location di Piazza Mameli per omaggiare uno dei grandissimi del mondo dello spettacolo.
Il suo intervento durò circa un’ora e fu di straordinario interesse. Gigi Proietti ripercorse la sua vita partendo dall’infanzia e dall’inizio della sua carriera, mettendo in evidenza i momenti di questo eccezionale viaggio e soffermandosi sulla nascita del Silvano Toti Globe Theatre, di cui era direttore artistico. Senza far mancare aneddoti e gag, facendo ridere e riflettere, trasmettendo gioia e passione per il suo lavoro e per la vita. Con naturalezza, professionalità, eleganza e leggerezza, così come solamente i fuoriclasse sono in grado di fare. E Gigi Proietti un fuoriclasse lo è stato davvero. Ecco perché quel pomeriggio vissuto nel settembre 2014 ad Anghiari rappresenterà da ora in poi un ricordo ancora più prezioso.
Intervista realizzata da Daniele Gigli per Valtiberina Informa