Assenza di vigilanza e necessità urgente di un nuovo gestore dopo il termine della precedente convenzione per l’utilizzo del chiosco bar. Queste le tematiche principali sollevate dal gruppo Pd-InComune nell’interrogazione sull’area Campaccio discussa nel corso del Consiglio comunale di Sansepolcro di mercoledì sera.
“Da quando il vecchio gestore dell’area ha riconsegnato le chiavi non c’è stata più una chiusura ed apertura regolare dell’area – ha spiegato la consigliera Chiara Andreini – Un fatto molto grave per una zona oggetto di episodi di vandalismo e che più di altre necessita di controlli.”
Nel suo intervento Andreini ha quindi rimarcato l’importanza di individuare quanto prima un soggetto che possa gestire e ripopolare l’area, favorendo aggregazione e monitoraggio. “Con un’attività di somministrazione accompagnata da eventi ed altre iniziative, questo spazio potrebbe beneficiare di un maggiore controllo e di una vitalità completamente differente. Aggiungiamo inoltre che al Campaccio, area oggetto di importanti investimenti pubblici, insistono delle scuole e c’è un importante cantiere aperto. Vederla nel degrado in cui si trova dispiace molto.”
Nella sua risposta, il sindaco Cornioli ha elencato tutte le attività intraprese dall’amministrazione in questo periodo di assenza di gestori. “L’area è stata in gestione fino a un anno e mezzo fa. Da allora due volte alla settimana i dipendenti comunali si occupano della manutenzione. La convenzione con la Protezione Civile è stata chiusa nel momento in cui il gestore degli spazi si faceva carico di apertura e chiusura dei cancelli. Stiamo valutando soluzioni alternative, come quella di affidare questo compito alla Polizia Municipale. La chiusura tuttavia potrebbe creare ulteriori problemi nel caso in cui qualche ragazzo volesse volontariamente restare all’interno dell’area, dalla quale si può uscire attraverso la breccia che si è creata nelle mura.”
Riguardo alla gestione degli spazi di ristoro, inizialmente affidati ad alcuni pubblici esercizi riuniti assieme in una sorta di società che si è sciolta proprio alla vigilia dell’estate, Cornioli ha commentato: “Avevamo fatto una scommessa ai tempi del Covid, ipotizzando il raggruppamento di varie attività. Una risposta importante a quelle che secondo noi erano le probabili difficoltà che avrebbero coinvolto i pubblici esercizi. In realtà si è visto che i bar e ristoranti sono ripartiti meglio del previsto, in certi casi superando gli incassi del 2019, pertanto c’è stato il disinteresse da parte di alcuni dei soggetti che avevano vinto il bando e l’operazione è saltata. A questo aggiungiamo delle problematiche pratiche che interessano la struttura, dove non è possibile neppure mettere un forno per la pizza, e l’anfiteatro dove ci sono problemi con le panche e con il palco. In ogni caso, guarderemo qual è il percorso da intraprendere per poterla rimettere in gestione prima possibile.”
“In assenza di nuovi gestori, il Comune avrebbe potuto riattivare la precedente convenzione con la Protezione Civile, ma non è stato fatto niente di tutto questo ed oggi, da ormai un anno, il monitoraggio dell’area è stato fortemente compromesso”, è stata la replica a margine del Consiglio della consigliera Andreini, che ha anche espresso perplessità sulle criticità strutturali elencate dal primo cittadino. “Il sindaco dice che ci sono problemi con la struttura e l’adiacente anfiteatro. Problematiche uscite fuori adesso, dopo che per due anni la struttura era stata gestita senza particolari segnalazioni di criticità.”